Continua la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici della ceramica Lord di Novi che ha deciso improvvisamente e unilateralmente la cessazione dell’attività lasciando senza tutela 49 addetti. Dopo lo sciopero del 22 marzo scorso con presidio tutto il giorno davanti ai cancelli (in via Gazzoli 85), il prossimo martedì 30 marzo i lavoratori della Lord saranno presenti al mercato cittadino di Novi dalle ore 9.30 alle ore 12 per distribuire volantini di sensibilizzazione sulla vertenza.

I Sindacati Filctem/Cgil Femca/Cisl e Uilcem/Uil insieme alla Rsu e ai lavoratori denunciano la decisione unilaterale dell’azienda di accedere al concordato preventivo presso il Tribunale di Modena per cessazione di attività, e la decisione, sempre unilaterale, di affitto di ramo d’azienda con passaggio di 17 dipendenti e 1 dirigente alla ceramica Maiorca di Scandiano. In un primo momento l’azienda aveva dato garanzie ai Sindacati che l’accordo con la Maiorca avrebbe portato nuove commesse per risollevare dalla crisi la Lord e garantire la continuità della produzione nello stabilimento di Novi. Ma di fronte al fatto compiuto, e senza garanzie, l’affitto di ramo d’azienda è avvenuto senza accordo sindacale.

In vista dell’incontro con la proprietà presso l’assessorato regionale alle Attività Produttive fissato per il 7 aprile, i Sindacati chiedono impegni precisi alla proprietà per estendere ai 49 dipendenti rimasti in capo alla ceramica Lord tutte le tutele possibili. In particolare chiedono: l’avvio di 12 mesi di cassa integrazione straordinaria a partire dal 15 marzo (con sospensione di Cigo e contratti di solidarietà in essere), l’anticipo da parte aziendale del pagamento della cassa integrazione per non lasciare lavoratori e lavoratrici per lungo tempo senza reddito, e soprattutto laricerca di un acquirente serio che sia disposto a salvaguardare la continuità produttiva e occupazionale alla ceramica Lord di Novi.

(Filctem/Cgil Femca/Cisl e Uilcem/Uil e Rsu)