I lavoratori di BolognaFiere, riuniti oggi in assemblea generale, hanno proclamato lo stato di agitazione, che inizierà a concretizzarsi con lo sciopero della divisa di tutto il personale a partire da domani, giorno di inaugurazione della manifestazione COSMOPROF.

L’assemblea ha così manifestato il profondo stato di preoccupazione in cui versano i dipendenti dell’azienda, che negli ultimi anni hanno assistito ad una rapida alternanza di Amministratori Delegati, nessuno dei quali è però riuscito a garantire continuità ed una governance affidabile, capace insomma di affrontare la forte competitività di questo mercato.

In particolare, all’ultimo piano industriale sono stati concessi solo pochi mesi di ‘vita’, prima di essere sacrificato sull’altare di problemi politici, totalmente estranei agli interessi di stabilità e conservazione del posto di lavoro che ha invece a cuore la generalità dei lavoratori di questa azienda.

Attualmente, nonostante la parte normativa del CCAL sia scaduta dalla fine del 2007, l’azienda si sottrae al confronto su quanto proposto nella nostra piattaforma, procrastinando l’inizio degli incontri su questi temi; di fatto, da luglio 2009 non è stato fatto nessun progresso.

Nel frattempo, i dipendenti di BolognaFiere scontano gli effetti di una gestione unilaterale delle risorse, che appiattisce le rispettive professionalità e ‘accorpa’ assieme strutture diverse; nello specifico, il personale di front-line continua a perdere reddito, e subisce un progressivo processo di precarizzazione.

Pretendiamo dunque di riprendere al più presto il confronto coi vertici aziendali e contribuire all’elaborazione del nuovo piano industriale con la nostra esperienza e le nostre proposte, e non essere chiamati a ‘cose fatte’, per recepire quanto è già stato deciso.

E’ indispensabile che sia poi sancito, con la massima chiarezza, che tutte le attività finora svolte dai dipendenti di BolognaFiere continueranno ad essere affidate ai medesimi; ovvero che venga arrestata l’operazione di esternalizzazione ed ‘affiancamento’, a vario livello, ad opera di ditte ed agenzie esterne.

Il Consiglio d’Azienda recepisce dunque il mandato ricevuto dall’assemblea dei lavoratori, e si riserva di proporre tutte le iniziative che riterrà opportune.