Da sempre l’uomo è abituato a dedicare parte del suo tempo al gioco ed a godere del divertimento che esso produce. Non si può non considerare il gioco come una fase propedeutica alla vita nell’infanzia e nell’adolescenza. Nell’età adulta il gioco diviene una forma di distrazione e di relax grazie alla quale si può distogliere la propria attenzione dalle problematiche che quotidianamente ci assillano.Per la maggioranza di noi il gioco non rimane altro che una delle tante piacevoli attività; per una minoranza il gioco d’azzardo diviene una vera e propria malattia che porta a conseguenze drammatiche quali: la distruzione dei rapporti familiari e lavorativi, l’indebitamento e la percezione di un forte senso di vuoto al di fuori del gioco.

Oggi l’industria del gioco d’azzardo è la 3° in Italia,dopo Eni e Fiat (3 anni fa era la 5°…). Non è solo una grande industria ma anche la maggior causa di ricorso a debiti e/o usura in Italia.

Giornali, televisioni, siti e pubblicità su internet, radio, poster, manifesti, promuovono il gioco d’azzardo per tutte le età. E in tanti seguono il canto delle sirene per essere più ricchi, pensando che basti giocare e vincere. Ogni giocatore è a rischio, crede nel pensiero magico che la vincita sia a portata di mano e possa risolvere i problemi; lo scriveva anche Adam Smith, “nessun uomo, per quanto sano, è immune dall’assurda fiducia nella propria fortuna”.

Il gioco d’azzardo è diffusissimo in Italia. Chi ne paga maggiormente le conseguenze? Le persone più fragili e con meno rete sociale.

A Campogalliano, al Museo della Bilancia, se ne parla questa sera alle 21.00 con Matteo Iori, presidente del Centro Sociale Giovanni XXIII di Reggio Emilia, un centro che, insieme a tante altre cose, dal 2000 segue parecchi giocatori d’azzardo che non erano in grado di gestire il gioco e cercano un trattamento di recupero da questa problematica (info 059 527133).

L’iniziativa si svolge nell’ambito di “Musei da gustare”, iniziativa promossa da venerdì 16 a domenica 18 aprile 2010 dal Sistema museale della Provincia di Modena a cui il Museo della Bilancia aderisce con l’iniziativa “QUINTALI DI GIOCHI, CHILI DI FANTASIA E GRAMMI… DI MAGIA” (per tutto il periodo è possibile partecipare alle iniziative e visitare gratuitamente il Museo).