Alla fine degli anni Sessanta, grazie alla legge 180 (conosciuta come legge Basaglia), gli ospedali psichiatrici sono stati chiusi. Alla fine degli anni Novanta, Maria Fonzino seguiva corsi di teatro nelle sale dell’ex Ospedale psichiatrico S. Niccolò di Siena, la cosiddetta “corte dei Miracoli”.

Maria Fonzino, giovane autrice e attrice teatrale che è dovuta emigrare all’estero per fare conoscere il suo talento, porta per la prima volta in Italia con la compagnia parigina “de l’Escargot”, per la regia di Caroline Espargilière, lo spettacolo di teatro contemporaneo “La thérapie du reve”, che fa rivivere la voce dei malati e quella di una donna che avrebbe voluto far parte di un mondo diverso…

Lo spettacolo si terrà domani – sabato 17 aprile – alle 21.00 presso La Tenda di Viale Molza a Modena e fa parte della rassegna T… come Teatro, promossa dall’Associazione culturale Progettarte, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dal Comune di Modena (ingresso 10 euro, info: 059/225249, e-mail).

Racconta la Fonzino: “Da diversi anni l’ospedale era stato chiuso, ma i malati ritornavano come una marea a questo padiglione. Noi attori, durante i nostri atelier, abbiamo giocato con le loro sedie, abbiamo visto i luoghi dove si svolgevano le loro attività di gruppo e ci siamo seduti all’ombra degli alberi del loro giardino. Dalla finestra della sala prove, vedevo le celle dove i malati erano stati internati, uno spettacolo macabro di un luogo abbandonato”.

Ed è proprio la tragedia eterna della separazione dei luoghi il tema centrale de “La thérapie du reve”, un testo che mischia il linguaggio poetico a quello della psichiatria e rappresenta la sintesi di qualche momento dell’ultima mezz’ora, fatale, di una paziente internata all’Ospedale Psichiatrico S. Niccolò. Non conosciamo le ragioni reali per cui è stata internata, se resta al padiglione della corte per evitare il confronto con la realtà o se preferisce restare all’interno dell’ospedale per essere dimenticata, senza passato né identità.