“Dopo anni di politiche strabiche e dissennate di accoglienza verso gli extracomunitari, con aiuti economici a pioggia soprattutto agli stranieri, improvvisamente dalle parti di Piazza Grande è suonata la sveglia. Una vera doccia gelata ha colpito l’Amministrazione comunale che, forse, una volta per tutte la finirà di guardare il mondo a testa in giù: non ci sono più soldi per aiutare le famiglie in crisi economica e la coperta sta diventando tremendamente corta. E’ ora di cambiare strada, iniziando a dare precedenza agli italiani in difficoltà economiche”. Lo ha affermato il Consigliere regionale del PDL Enrico Aimi intervenuto per commentare l’allarme lanciato dall’Assessore alle politiche sociali del Comune di Modena che ha chiaramente detto che “ad agosto saranno finiti i soldi per aiutare le famiglie in grave crisi economica”. “Tante, forse troppe volte – ha dichiarato Aimi – abbiamo sollecitato il Comune a cambiare rotta nella gestione dei fondi destinati alle politiche sociali, ma non siamo mai stati presi in considerazione. Capisco l’Assessore Maletti che, in assoluta buonafede, dichiara di avere un nodo alla gola nel dover gestire questa situazione che si sta facendo sempre più grave, ma questo, ahinoi, non è altro che il risultato di politiche sbagliate. L’elenco è piuttosto lungo: dai soldi spesi per organizzare corsi di arabo per gli arabi, ai fondi destinati al pagamento delle bollette dei nomadi, dalle case destinate prima agli stranieri, agli aiuti economici dirottati prima agli extracomunitari poi agli italiani. Senza dimenticare il clima festoso col quale l’Assessore Querzè ha sostenuto anche negli ultimi giorni la necessità di dare il posto negli asili ai figli di extracomunitari clandestini. Sempre ovviamente a discapito degli italiani. Tutti insieme appassionatamente, in allegria, raccontando che Modena avrebbe risolto da sola i problemi planetari della fame nel mondo e dell’indigenza. Oggi la notizia: non ce n’e’ più per nessuno. Condivido dunque le parole della Maletti – ha aggiunto Aimi – nel momento in cui afferma che è giunto il momento di fare delle scelte e le offro un suggerimento che spero venga ascoltato: bisogna iniziare a dare precedenza agli italiani e a chiedere agli stranieri che non possiamo più aiutare di ritornare da dove sono venuti. Non per cattiveria, ma perchè non siamo più in condizione di aiutare nessuno. Dobbiamo avere il coraggio di dire che si devono favorire politiche di rientro nei paesi di provenienza; ciò in particolare per quegli stranieri che, giunti in Italia in situazione di forte indigenza, non sono riusciti a migliorare le proprie condizioni economiche, andando a gravare sui danari pubblici. Non si può più andare avanti di questo passo. Siamo forse ancora in tempo per tentare di arginare una situazione che potrebbe in tempi rapidi divenire esplosiva, complice una crisi economica internazionale senza precedenti. I conti del Comune sono in gravissima sofferenza. Il continuo arrivo in queste realta’ di persone indigenti sta facendo saltare, oltre alla cassa, anche ogni altra forma di solidarieta’, persino la più’ motivata. La politica e’ chiamata ora ad operare delle scelte. Il fallimento degli interventi sociali e di accoglienza dell’assessore Maletti, prigioniera di un’ideologia egualitaria e paracomunista, sono sotto gli occhi di tutti. L’utopia di un aiuto generalizzato e indiscriminato, che troppo spesso ha finito per ricadere sugli ultimi arrivati – ha concluso Aimi – si e’ materializzata nella vittoria di una ulteriore diffusa poverta’ e nell’amara constatazione che aveva ragione quell’anarchico russo che diceva : ‘i comunisti amano talmente tanto i poveri che li creano'”.