“Onorare i morti è certamente uno dei sentimenti più nobili e alti dell’uomo.” Dichiara Fabio Filippi Consigliere regionale del Popolo della Libertà.

“Venuto a conoscenza della terribile strage avvenuta nel bosco di Cernaieto nel 1945 – aggiunge il Consigliere – decisi, contro il parere dei molti, di ricordare e dare onore ai 21 caduti dimenticati dalla storia. Sono passati sessantacinque anni dall’eccidio di Cernaieto e dalle numerose stragi che nei mesi immediatamente successivi alla fine della guerra coinvolsero numerose famiglie in tutta l’Emilia. Quella di quest’anno è la sesta commemorazione, dal 2005 molte cose sono cambiante, tanti muri sono caduti. Le diffidenze dell’inizio si sono in parte estinte. Il processo di riconciliazione è finalmente iniziato anche nella rossa Emilia. Molto resta comunque da fare”.

La sesta commemorazione in ricordo dei Caduti di Cernaieto si terrà domenica prossima 2 Maggio, alle ore 12.00 sul luogo dell’eccidio. Oltre al Consigliere Filippi, sarà presente il Senatore della Repubblica Giampaolo Bettamio e, per la celebrazione religiosa, il parroco di Pianzo don Paolo Gherri.

“I regimi neri e rossi – continua Filippi – che hanno caratterizzato in modo negativo buona parte del ventesimo secolo europeo sono oggi solo un brutto ricordo. La democrazia in Italia si è consolidata, i nostalgici rappresentano una parte minimale della nostra società. Le loro minacce e provocazioni – solo pochi giorni fa mi è pervenuta a casa una nuova missiva contenete intimidazioni – non ci fanno paura, sono stati emarginati dalla stessa società. Gli italiani hanno saputo trasformare un paese martoriato dagli eventi bellici in una grande nazione”.

“In questi ultimi anni a Cernaieto – prosegue Filippi – sono passati anche eminenti esponenti del centrosinistra, penso a Pierluigi Castagnetti quando era vicepresidente della Camera. E’ importante che le istituzioni lancino un segnale di distensione, di riappacificazione e giustizia”.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel bosco di Cernaieto, un gruppo di partigiani comunisti in un clima di terrore e sopraffazione, massacrò 21 persone. Tra le salme, riesumate nell’autunno del 1946, vennero rinvenuti anche il corpo di una donna e di diversi adolescenti.

“Quella di Cernaieto – conclude il Consigliere del Pdl – appartiene a quella serie di rappresaglie ingiustificate attuate a guerra finita. Il ripristino di un giusto giudizio storico sulle tragedie e le sofferenze della nostra storia italiana, e la condivisione di una memoria comune senza censure rappresentano un contributo fondamentale alla costruzione del presente e del futuro della nostra nazione, fondata su valori condivisi e ideali di umanità, giustizia, verità, solidarietà e riappacificazione”.

(foto da Istoreco Reggio)