Il quotidiano La Repubblica torna semplicemente nell’elenco dei giornali acquistati dall’amministrazione comunale senza aver mai di fatto abbandonato il suo posto tra gli scaffali della sala lettura presso la biblioteca Cionini.

In qualità di presidente della commissione Cultura e servizi alla persona, giudico le dichiarazioni in merito rilasciate dal capogruppo del popolo democratico Susanna Bonettini, non costruttive e poco fedeli al reale svolgimento dei fatti. La scelta delle testate è arrivata in commissione direttamente su invito del Sindaco, il lavoro è stato svolto con estrema serietà da parte di tutti i commissari.

Sento doveroso far sapere alla cittadinanza che la commissione ha deciso all’unanimità di adottare come criterio di scelta dei quotidiani, il dato oggettivo di vendita e diffusione nel nostro territorio. Unanimità maturata senza nessuna “battaglia politica” ma con l’onestà culturale di tutti i commissari che hanno lavorato sentendo vicina la Giunta, vista l’assidua partecipazione degli assessori competenti. “Con questa Destra” per rispondere alla collega Bonettini, la Città guadagna in pluralismo di informazione e conosce una maggioranza di governo capace di togliersi il paraocchi quando si tratta di libertà di informazione. Una destra ma ancora meglio una Amministrazione mi piace ricordare, guidata da un Sindaco che non ha esitato un momento quando si è trattato di finanziare personalmente l’acquisto del quotidiano La Repubblica e che lo fatto ogni mattina, fino a quando la commissione non è arrivata ad una decisione unanime. I cittadini sassolesi quindi, non ha mai ricevuto nessuna restrizione nelle loro abitudini di lettura, ma hanno spesso e a volte malvolentieri sopportato continue accuse di Censure arrivate via volantino o via giornale. Augurandoci di continuare un lavoro libero da preconcetti e a totale servizio della comunità Sassolese, la prima commissione continuerà il lavoro appena iniziato

con i quotidiani, dirigendo la propria attenzione anche sulla scelta delle riviste da consultarsi in biblioteca, questa volta utilizzando criteri che mirino a non sprecare denaro pubblico senza far mancare una buona qualità e quantità di informazioni.