“Un impegno per il lavoro” è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani. Di seguito il testo del corsivo.

“E’ un Primo maggio denso di problemi, quello che festeggiamo quest’anno, per il mondo del lavoro e per le famiglie italiane.

I dati più recenti dell’Istat confermano quanto da tempo andiamo denunciando: la crisi colpisce più di quanto si voglia ammettere e il 2010 sarà difficile per tutti. Non importa che le cifre più recenti sul lavoro dicano che l’Emilia-Romagna mantiene un proprio differenziale positivo rispetto ad altre regioni d’Italia. Qui, affermano i rapporti, ci sono ancora una volta i tassi di inattività più bassi e di occupazione più elevati, compresa quella femminile.

Ma la crisi colpisce pesantemente anche in questa regione, dove abbiamo un’economia con una forte propensione all’export. Per questo noi, non da oggi, non intendiamo sottovalutarne gli effetti e abbiamo deciso di affrontarla con una strategia adeguata come quella espressa dal nostro “Patto per attraversare la crisi”, mettendo al centro prima di ogni cosa il lavoro e la tenuta delle imprese, investendo sulla buona occupazione sopratutto per i giovani e le donne, puntando sul rafforzamento degli ammortizzatori sociali, sul credito alle piccole imprese, all’artigianato e alla cooperazione, in tutti i settori. E così continueremo a fare in questo 2010 che si prospetta ancora molto difficile, prima di tutto dal punto di vista sociale. Nello stesso tempo dobbiamo continuare a lavorare sullo sviluppo di una rete di ricerca, di innovazione e di internazionalizzazione per costruire una nuova economia, filiere produttive compatibili con l’ambiente che diano un futuro ai giovani.

E’ questa la nostra sfida. Ma ora, ciò di cui c’è bisogno è un salto di qualità anche nelle politiche nazionali, per portare il Paese nella nuova competizione globale. Occorrono da questo punto di vista scelte chiare, a partire da una riforma vera sugli ammortizzatori sociali, dal contrasto alla precarietà e da politiche di sostegno all’innovazione e alla ricerca, per le imprese, per costruire un nuovo modello di sviluppo.

Un buon Primo maggio dunque, che sia anche di solidarietà in particolare al fianco dei cassintegrati e precari emiliano-romagnoli ma anche di quanti, in ogni luogo, lottano perché venga rispettato il diritto fondamentale a un lavoro da poter svolgere con dignità e nelle migliori condizioni di sicurezza e legalità, nella garanzia di un contrasto, anche nella nostra regione, di qualsiasi tentativo di infiltrazione criminale”.