Il progetto urbanistico approvato nel 2005 per l’area dell’Ex Cantina di Carpi prevede la costruzione di 150 appartamenti e uffici. Forse oggi quel progetto verrà ridimensionato, vista la crisi di mercato, ma questo poco conta. Infatti in quell’area, che insiste sul Centro e sul passaggio a livello di via Roosvelt, c’è già un estremo sovraccarico di edifici e di traffico, e un’assenza cronica di parcheggi. Costruire tanti appartamenti e uffici in quella zona, senza fare scelte forti in termini di parcheggi e senza pensare a un sottopasso ferroviario, è una decisione che va contro ogni logica.

L’effetto paradossale sarà che il nuovo parcheggio delle Poste diventerà di fatto una “dipendenza” di quel complesso, poiché dovrà assorbire l’incremento delle centinaia di veicoli dei residenti e degli occupati in quella zona, lasciando il centro con problemi uguali o peggiori di quelli attuali.

In ogni caso, la crisi immobiliare ha bloccato ogni attività nel breve. Di qui la proposta delle associazioni, che poi noi abbiamo avanzato in Comune, di utilizzare quella zona in via temporanea come parcheggio al servizio del centro storico. Almeno per questa estate, a parziale “risascimento” dei ritardi dei lavori fatti in centro negli ultimi due anni.

Il Comune in prima battuta ha gradito la proposta, tanto che ha chiesto alla proprietà dell’Ex Cantina di partecipare a questa iniziativa. Gli interessati, però, hanno detto no. Noi riteniamo che non siano stati sollecitati a fondo. Infatti, è poco credibile l’assessore quando asserisce che non ha “trovato un accordo” con essi. Se non altro perché l’urbanista che ha predisposto quel piano è un consigliere provinciale del Pd, oltre che esponente di primo piano del Pd di Carpi, mentre la ditta costruttrice è la stessa alla quale il Comune ha recentemente comprato diversi appartamenti fino a quel momento invenduti. Se l’assessore non trova un accordo temporaneo a favore di cittadini e imprese neanche con questo genere di interlocutori, con chi potrà mai trovarlo?

Noi quindi insistiamo nella richiesta del parcheggio temporaneo nelle Ex Cantine. Chiediamo di insistere maggiormente con gli interlocutori che, per il loro ruolo e per i trascorsi con l’amministrazione, non possono che essere sensibili ai bisogni della città. Almeno si cerchi di convincere la proprietà a realizzare al più presto, in quell’area, i parcheggi che dovranno essere concessi in uso al Comune, esattamente come è stato fatto per l’era della Ex Silan, peraltro “creata” dallo stesso urbanista di cui sopra.

(Roberto Benatti consigliere PDL)