La storica cooperativa di macellazione, l’Italcarni di Carpi, la più grande d’Italia per capi macellati, socia della cooperativa Unibon che a sua volta detiene il 50% delle azioni della Grandi Salumifici Italiani, ha aperto una procedura di mobilità che interessa 43 lavoratori, tra i quali 7 impiegati e un quadro.

“Una storica cooperativa, da sempre legata al movimento cooperativo modenese, che con metodi e strumenti, simili a tutte le altre imprese private, ha comunicato le sue intenzioni per sanare il disavanzo dell’impresa: esubero di personale. E’ quanto denunciano Flai/Cgil e Fai/Cisl Carpi che aggiungono  “ancora una volta si cerca di far pagare ai soliti le colpe di altri”.

“Un’impresa, che da anni macella rimettendo denaro, ma che è saldamente legata da rapporti azionari e commerciali con colossi dell’industria salumiera, come nel caso della Grandi Salumifici Italiani che produce utili e si sta apprestando ad entrare in Piazza Affari, o con la Grande Distribuzione Organizzata, attraverso la fornitura di carne fresca, la quale continua ad abbassare i prezzi scaricando sui fornitori le conseguenze”.

“L’ennesimo caso degli effetti legati alla mancanza di politiche di filiera come sta avvenendo per altri prodotti, come ad esempio il latte o il formaggio, che sta portando ad un “cannibalismo” tra le imprese il cui prezzo viene pagato dai lavoratori – continuano i sindacati -. Sanare il disavanzo licenziando, per le organizzazioni sindacali, vuole dire chiamare in causa anche altri soggetti nella “filiera delle responsabilità”, cioè le cooperative e le imprese, di cui Italcarni è socia, che comprano la carne a prezzi molto “competitivi””.

“Flai/Cgil e Fai/Cisl, insieme alle RSU Italcarni, si batteranno con tutte le loro forze per far ritirare gli esuberi, salvaguardare l’occupazione e non far pagare il prezzo del risanamento sempre ai lavoratori. Le RSU Italcarni hanno già proclamato un pacchetto di ore di sciopero, le prime due ore verranno effettuate venerdì mattina 14 maggio, mentre le organizzazioni sindacali hanno già provveduto a richiedere l’incontro con la direzione aziendale”.

(Flai/Cgil e Fai/Cisl Carpi)