Barbara Maiani, 37 anni, consulente del lavoro e collaboratrice della cattedra di Diritto del lavoro della facoltà di Economia all’Università di Modena e Reggio Emilia, oltre che docente di Diritto della previdenza sociale alla facoltà di Giurisprudenza, è la nuova consigliera di parità della Provincia di Modena.

L’ha designata il presidente della Provincia Emilio Sabattini che ha indicato come supplente l’avvocato Giovanna Zanolini, 54 anni, presidente dell’associazione Gruppo donne e giustizia e già componente della commissione provinciale Pari opportunità.

Maiani e Zanolini sostituiscono rispettivamente Isa Ferraguti e Mirella Guicciardi che hanno ricoperto l’incarico per due mandati.

Le consigliere di parità hanno il compito di affiancare alla promozione delle pari opportunità, azioni concrete di sviluppo dell’occupazione femminile, attività di conciliazione per la prevenzione e la lotta contro le discriminazioni tra donne e uomini nel lavoro. Le consigliere sono di nomina ministeriale (ministero del Lavoro e delle politiche sociali di concerto con quello delle Pari opportunità) su designazione del presidente della Provincia sentita la commissione provinciale Tripartita e la commissione Pari opportunità. L’incarico è per quattro anni, rinnovabile per non più di due volte.

Le recenti modifiche alla normativa, inoltre, hanno accentuato i compiti della consigliera effettiva rispetto alla supplente che ora agisce non solo in sostituzione, ma “su mandato della consigliera effettiva”.

Barbara Maiani, sposata, una figlia, si è laureata in Economia aziendale con Marco Biagi, con il quale ha collaborato anche negli anni successivi. E’ anche dottore di ricerca in Diritto sindacale e del lavoro. Negli anni scorsi ha collaborato con l’ufficio delle consigliere di parità sia a Modena sia a Reggio.

Tra le funzioni attribuite alle consigliere di parità c’è l’incarico di promuovere azioni positive per l’occupazione e di diffondere conoscenze sui temi delle pari opportunità, ma anche il compito di collaborare con gli organismi del settore e nell’esercizio delle funzioni loro attribuite hanno il ruolo di pubblico ufficiale, con l’obbligo di segnalare all’autorità giudiziaria i casi di discriminazione e i reati di cui vengono a conoscenza.