Duro il giudizio della responsabile scuola del Pd modenese Cinzia Cornia sulla riforma Gelmini.

«Il Partito Democratico condivide le ragioni che hanno spinto maestri, professori e coordinamenti dei genitori a manifestare contro i tagli di posti e di ore di lezione. A loro va la solidarietà del partito. Il Governo già da due anni, con una protervia preoccupante e in modo unilaterale, continua a ridurre posti e risorse, senza alcun progetto di riforma credibile, nonostante le continue dichiarazioni del ministro Gelmini, che vorrebbe far passare la “cura dimagrante” della scuola in un riordino qualitativo e qualificante del sistema d’istruzione.

Questo progressivo e drastico impoverimento della scuola pubblica statale, produrrà numeri sempre più elevati di alunni per classe, mettendo a rischio le norme più elementari di sicurezza, e minando il diritto allo studio e al successo formativo delle future generazioni, che si troveranno ad un livello di preparazione inferiore rispetto ai loro coetanei europei.

Si è aperta una situazione insostenibile anche da un punto di vista occupazionale: dal prossimo anno infatti 213 insegnanti precari, non troveranno più posto. Eppure i numeri di disoccupati della scuola sono sicuramente maggiori di quelli della Fiat di Termini imerese e a livello nazionale, oltre 24 mila, più del caso “Alitalia”. La televisione pubblica non ne parla, per il Ministro Gelmini non esistono, ma dal prossimo anno, in Italia, più di 24 mila famiglie non potranno più contare sullo stipendio del precario della scuola.

Unica reazione da parte dell’Amministrazione scolastica è attualmente una circolare intimidatoria, emanata dall’Ufficio Scolastico Regionale, che “ordina” ai dirigenti scolastici di vigilare sui docenti, vietando loro di informare famiglie e studenti».