Non si tratta di una questione personale verso l’Assessore Sitta, che ha tutto il mio rispetto, ma mi pare evidente che di nuovo, alla chiamata di responsabilità degli attori economici modenesi sul suo progetto di rilancio economico e edilizio, abbia risposto solo il mondo cooperativo.

Addirittura la CGIL non vede in questa direzione di sviluppo la soluzione al problema della casa e dell’economia ferma. Sebbene non condivida soluzioni come requisire gli appartamenti sfitti, credo che proprio nella quantità di alloggi sfitti stia la soluzione da cercare per dar casa a chi fa fatica, rispettando il territorio. Giorni fa lessi una lettera ad un quotidiano di un giovane che diceva di aver scelto di lasciare Modena, perché preferiva una casetta in un paese della cintura, che un alloggio in un “alveare”. Ebbene questa è una riflessione da fare. Vogliamo, soprattutto lo vogliono i giovani, che la città cresca in questo modo.

Infine faccio anch’io una domanda, come Donato Pivanti: ma questi stati generali della città quando avverranno? E soprattutto, su cosa? Il colore delle fioriere? Il dubbio è lecito, visto che i progetti principali, nel settore urbanistico, sono ormai in campo, decisi dalla sola maggioranza in consiglio. Se non sono queste decisioni sulle quali discutere con la città,mi chiedo quali possano essere.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)