Sì all’aria condizionata, alle sedute di studio con i compagni, sì all’aperitivo, ovviamente analcolico, o alla passeggiata dopo le otto di sera. No a maratone di studio notturno e occhio a pillole, energy drink, beveroni e altri aiuti chimici o ‘naturali’ per stare più a lungo sui libri. In vista degli esami di maturità, sono questi i consigli degli esperti per arrivare preparati e non troppo stressati al fatidico appuntamento con prove scritte e orali.A stilare il decalogo con i 5 sì e i 5 no per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori è il pediatra Italo Farnetani, docente a contratto dell’Università di Milano-Bicocca, che raccomanda: “anche in questo periodo per loro molto delicato e importante, i ragazzi devono continuare a fare quello che hanno sempre fatto. Non gli si deve stravolgere abitudini e stili di vita”.

Ecco allora il decalogo:

1) Sì all’aria condizionata o almeno al ventilatore. “E’ importante studiare al fresco – afferma all’Adnkronos Salute – l’adattamento dell’organismo al caldo è infatti uno stress e diminuisce concentrazione e apprendimento. Anche perché, paradossalmente, le ore migliori per lo studio sono quelle più calde. Dalle 10 alle 13 – spiega Farnetani – è migliore la memoria a breve termine, cioè si capisce meglio ma si ricorda di meno: questo è il momento ideale per preparare la tesina. Dalle 15 alle 18 sono le ore giuste per leggere, ripetere e preparare l’esposizione orale. A patto di farlo in un ambiente fresco”, ribadisce. Il pediatra è favorevole all’aria condizionata “che fa male solo a chi non ce l’ha”.

2) Sì a sedute collettive di studio. “I genitori – afferma Farnetani – non devono pensare che in gruppo ci si distrae e si fa tutto tranne che studiare. Anzi, è proprio il contrario: gli adolescenti hanno bisogno di aggregarsi e identificarsi con il gruppo dei coetanei. Se vedono gli altri che studiano, sono più motivati e rendono di più di quanto farebbero da soli chiusi in cameretta”.

3) Sì a vestirsi come sempre, anche se questo vuol dire jeans a vita bassa e ombelico a vista o pantaloni larghi dal cavallo basso, tanto per citare una moda molto diffusa fra gli adolescenti. Il pediatra sconsiglia di imporre ai ragazzi una ‘divisa’ più classica per la maturità, perché questo li disorienterebbe.

4) Sì allo svago dopo le otto di sera, quando cala il sipario sullo studio. “Dalle 18.00 – spiega Farnetani – inizia a decrescere l’apprendimento. Alle 20, quindi, ai ragazzi fa bene distrarsi: l’aperitivo, la cena fuori o anche solo una passeggiata con amici o familiari aiutano a diminuire l’ansia. Non c’è alcun bisogno di rimanere segregati in casa a pensare solo agli esami”.

5) Sì allo sport, anche sotto esami. Per il pediatra, è meglio un’ora di attività fisica in più e una di studio in meno, perché il movimento fa sempre bene, favorisce la concentrazione e il sonno.

Ecco, invece, ciò che è bene non fare mentre ci si prepara alla maturità:

1) No alle maratone notturne sui libri. “Studiare la notte – osserva Farnetani – serve solo a placare l’ansia. Ed è controproducente, perché la mattina seguente non si è freschi e riposati e non si ha la memoria pronta per ricominciare a studiare sfruttando le ore migliori per l’apprendimento”.

2) No a beveroni, energy drink e integratori. “Questi prodotti o non fanno niente, o peggio fanno male – spiega – in molti casi la loro efficacia non è dimostrata, in altri invece si tratta di veri e propri medicinali che interferiscono con il sistema nervoso centrale e in altri ancora non si sa cosa c’è dentro. Oltretutto abituano il ragazzo all’idea di un ‘aiuto’ artificiale per risolvere i problemi e migliorare le proprie prestazioni. E’ diseducativo e puo’ aprire le porte ad altri ‘aiutini’ come il doping o le droghe”. “Non esiste una pillola per l’esame perfetto – sottolinea Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano – Spesso si tratta di sostanze inutili, oppure il rischio è quello di creare un’eccessiva eccitazione o un’inattesa sedazione”. Occhio soprattutto alle sostanze vendute sul web. “E’ impossibile sapere con certezza cosa si prende – avverte – si mette la propria salute in mano alla fortuna, è davvero pericoloso acquistare qualche prodotto online”. Per un esame perfetto non resta che il vecchio metodo: ‘sudare’ sui libri.

3) No ai farmaci, in particolare psicofarmaci e pillole per dormire. Meglio calmare l’ansia con un aperitivo, una pizza, una passeggiata con gli amici.

4) Vietati alcol e sigarette, soprattutto in un momento di studio in cui bisogna essere concentrati.

5) No alle diete. “Nel periodo prima e durante gli esami di maturità vanno sospese”, è il consiglio del pediatra, che raccomanda ai genitori di “non stressare a tavola i figli, anche quelli con qualche problema di peso, ma di far mangiare loro quello che più gli piace, per ridurre la tensione. Questo non vuol dire esagerare con snack fuori pasto, lo strappo alla regola deve essere concesso durante i pasti principali: colazione, spuntino mattutino, pranzo, merenda pomeridiana e cena”.Un’alimentazione equilibrata è alla base del rendimento, proprio nei giorni di stress in vista dell’esame di maturità, sottolinea Emilia Donatiello, ricercatrice dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr di Avellino, che insieme alla Coldiretti ‘prepara’ la tavola ideale per i maturandi. Dieta variata e cibi semplici sono le regole di base, con una raccomandazione: mai saltare i pasti per avere più tempo per lo studio. Fondamentali per dare energia i carboidrati complessi, meglio se assunti nella prima parte della giornata. “Il glucosio è il carburante del cervello”, sottolinea Donatiello. Gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio vanno fatti con frutta o yogurt, da bocciare snack troppo dolci o salati. “Le vitamine e i minerali di cui la frutta è ricca sono di sostegno alla memoria e aiutano a sopportare meglio il caldo e la stanchezza – prosegue l’esperta – inoltre, contribuiscono a regolare il sonno”.Altro consiglio per gli studenti, aumentare il consumo di cibi che contengono triptofano, un amminoacido che stimola la sintesi della serotonina, il cosiddetto ‘neurotrasmettitore del benessere’. Via libera quindi al consumo di alimenti ricchi di zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione.

Fonte: Adnkronos