“Ancora una volta il direttore del Carcere di S.Anna, dottor Paolo Madonna, dimostra il proprio fastidio verso chi ha il coraggio di denunciare le carenze organizzative e la discutibile gestione dell’istituto di reclusione modenese” affermano i sindacalisti Vincenzo Santoro (Fp/Cgil) e Raffaele Mininno (Uil/PolPen) a seguito della formulazione dei giudizi di fine anno nei confronti del personale di polizia penitenziaria che per alcuni rappresentati sindacali sono stati punitivi.

I sindacalisti giudicano sconcertante tale comportamento del direttore visto che si tratta degli stessi agenti che hanno partecipato attivamente nel corso degli anni a numerose operazioni finalizzate al controllo della sicurezza dell’istituto.

Una per tutte, proprio l’anno scorso, l’operazione “Medusa” che ha consentito di porre fine ad una pericolosa attività della criminalità organizzata all’interno dell’istituto di reclusione modenese.

“Mentre il dottor Madonna ha espresso per i suddetti agenti un giudizio di fine anno negativo – spiegano Santoro e Mininno – di tutt’altro avviso è il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che ha conferito a questi lavoratori una nota di encomio”.

Tra gli agenti oggetto delle “attenzioni” del dottor Madonna vi è anche chi  – aggiungono Fp/Cgil e UilpolPen –  ricopre incarichi sindacali e che, nel corso degli ultimi anni, non hanno lesinato ad offrire il proprio contributo per rimuovere le criticità all’interno della Casa Circondariale, anche se inascoltati dal suddetto dirigente. Un esempio della personale interpretazione del rispetto della sicurezza all’interno dell’istituto da parte del direttore è data dalla reazione dello stesso a una lettera di alcuni detenuti che criticavano l’applicazione delle regole da parte della polizia penitenziaria: il dirigente fece trasferire in altre sezioni di reclusione il personale non gradito ai detenuti stessi!

Il dottor Madonna ha continuato nel corso del tempo a sottovalutare le denunce fatte da tutti i sindacati della polizia al punto che si sono continuati a registrare episodi gravi come il ritrovamento di un telefono o spranghe all’interno delle celle e, solo la scorsa settimana, la rissa tra i detenuti sventata proprio grazie al contributo di quei poliziotti che vengono giudicati negativamente dal dottor Madonna, proseguono Fp/Cgil e UilpolPen.

All’interno della Casa Circondariale il clima per i lavoratori è tutt’altro che sereno: alcuni mesi fa i massimi responsabili del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, dopo una approfondita indagine, si sono visti costretti ad assegnare temporaneamente in altre sedi alcuni agenti, oltre che il comandante di reparto, affinché per questi lavoratori si potessero ristabilire condizioni di indispensabile serenità.

Nonostante il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria abbia disposto il trasferimento del direttore del Carcere dal 3 maggio, lo stesso dirigente pur essendo in malattia (neanche a farlo apposta dalla data di trasferimento!) è particolarmente attivo per dare seguito a disposizioni alquanto discutibili, come, ad esempio, la dislocazione di un agente di polizia penitenziaria presso il proprio ufficio con funzioni di segretario particolare distogliendolo dall’attività di vigilanza.

Un’ennesima dimostrazione del fatto che – continuano i sindacalisti – anche a fronte delle denunce di tutti i sindacati e delle raccomandazioni del Provveditore Regionale, la sicurezza del carcere S.Anna non è una priorità per il dottor Madonna.

“La disposizione del trasferimento del dottor Madonna sottoscritta dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria potrebbe ristabilire una condizione di vivibilità sia per i vigilanti che per i vigilati” aggiungono i sindacalisti. Tutte le denunce che sono state fatte dai sindacati sulla carenza di sicurezza al S.Anna successive a preoccupanti episodi di intolleranza sono l’epilogo di una preoccupante gestione dell’istituto. Occorre che si provveda al più presto all’assegnazione di un nuovo dirigente, al fine di ristabilire un clima adatto alla garanzia di sicurezza all’interno dell’istituto Modenese che riguarda anche i cittadini modenesi.

Vincenzo Santoro (Fp/Cgil) e Raffaele Mininno (Uil/PolPen)