La riorganizzazione dei punti vendita autorizzati presenti sul territorio provinciale non rappresenta un’imposizione fatta dall’azienda agli esercenti, non costituisce un peggioramento del servizio offerto alla clientela e – soprattutto – rientra nel percorso di razionalizzazione delle risorse che ATCM sta portando avanti in tutti gli ambiti operativi, coerentemente con quanto indicato nel Piano Industriale 2009-2011.

La decisione di ridurre i punti vendita convenzionati (edicole, tabaccherie, bar, cartolerie, ecc.) è stata presa a seguito di un preciso monitoraggio dei volumi di vendita di tutte le 415 biglietterie autorizzate, che ha evidenziato come in molte rivendite il fatturato fosse attestato su livelli esigui (inferiore a 2.000 euro l’anno). Questo dato, unito ai costi operativi che ATCM deve comunque sostenere per la gestione delle rivendite autorizzate (personale amministrativo dedicato, oneri bancari, spese postali per l’invio di comunicazioni e fatture, commissioni del 5% a favore dei rivenditori) ha portato alla decisione di disdettare tutti quei contratti che presentavano un’evidente antieconomicità.

La decisione è stata comunicata a tutti gli interessati già nei primi giorni del mese di maggio, ed è diventata operativa a partire dal 1 giugno. A tutti, comunque, è stato proposto di continuare la vendita dei biglietti a titolo gratuito, senza imporre alcunché. Nella comunicazione inviata, infatti, è scritto testualmente: “Nel caso in cui vi fosse comunque interesse a proseguire la vendita dei biglietti a titolo gratuito, sarà possibile farlo dandone comunicazione al nostro Ufficio Tariffe”. Per inciso, diverse decine di esercenti hanno deciso di proseguire l’attività di vendita dei biglietti, rinunciando ad un esiguo compenso pur di mantenere un servizio apprezzato dalla clientela.

Ad oggi, sono circa 270 le disdette confermate pertanto i punti vendita ancora attivi ammontano ad oltre 130: la loro distribuzione consente un’adeguata copertura territoriale di tutta la provincia di Modena, con ampie garanzie sul livello quantitativo del servizio offerto alla clientela anche in località lontane dai centri abitati (specialmente in montagna). Nel contempo, ATCM ricorda agli utenti che su tutti i mezzi è possibile acquistare il biglietto a bordo: su quelli in servizio urbano mediante le emittitrici automatiche, mentre sui mezzi extraurbani si possono acquistare direttamente dall’autista i carnet di viaggio dal costo di 5 euro, utilizzabili fino ad esaurimento del valore.

Riteniamo pertanto infondate e strumentali le polemiche avanzate da alcune associazioni di categoria, soprattutto nella parte in cui invitano esplicitamente gli utenti a viaggiare senza biglietto qualora non trovassero disponibile una rivendita sotto casa.