«L’unificazione dei due reparti di ortopedia del Nuovo ospedale di Sassuolo in un’unica struttura, a partire dal mese di maggio, rientra nel più ampio piano di rimodulazione dei servizi sul territorio provinciale previsto fin dal 2003 dall’Azienda Usl con l’obiettivo, oltre a garantire risposte all’urgenza traumatologica di base, di consolidare e sviluppare su quell’ospedale competenze, anche interprovinciali, nella chirurgia del ginocchio e nell’artroscopia».Lo ha detto Mario Galli, assessore provinciale alle Politiche sociali, in risposta all’interpellanza proposta in Consiglio provinciale da Sergio Pederzini e Patrizia Cuzzani (Idv), specificando che «in base alla pianificazione provinciale l’attività programmata di protesica d’anca sarà svolta da altre strutture ma i pazienti in lista per l’intervento che hanno già intrapreso l’iter pre-operatorio saranno operati a Sassuolo nei tempi già stabiliti, mentre gli altri saranno presi in carico dalla direzione sanitaria dell’Azienda Usl. La riorganizzazione – ha concluso l’assessore – salvaguarda equità d’accesso, disponibilità e qualità delle cure per i cittadini che saranno inviati ai centri che garantiscono l’offerta più qualificata possibile rispetto al trattamento previsto».

L’attuazione del piano riorganizzativo è divenuta indispensabile dopo il riconoscimento, nel 2009, della gestione ordinaria da parte della Regione all’ospedale di Sassuolo ed è stata approvata all’unanimità dalla Conferenza territoriale socio-sanitaria nell’aprile 2010.

Cecile Kyenge (Pd) ha osservato che «il trasferimento causerà difficoltà ai pazienti, in gran parte anziani e con difficoltà nel movimento» e anche Sergio Pederzini (Idv), nella replica, si è domandato «quali strutture si occuperanno di questi interventi».