Avvio col botto e promessa mantenuta. La I^ Festa medievale del pane si è aperta venerdì sera, tenendo a battesimo la neonata associazione Bergogno Medievale, con un folto pubblico che ha appreso dagli storici riuniti in convivio le non poche novità in merito a questi territorio in epoca matildica.

 Proprio in Appennino tra Carpineti e Canossa soggiornò Gregorio VII, il papa che – ha ricordato lo storico Giuseppe Giovanelli – pose le basi dello Stato della Chiesa e fece della lotta alla simonia ed al concubinaggio clericale, la piattaforma ideologica della sua guerra personale all’Impero, ponendone in crisi la sacralità.

Bergogno era sul sentiero più corto per congiungere i due castelli matildici ed è verosimile che questo fu l’unico papa nella storia a transitare di qui, come ha rilanciato sostenendo la tesi degli organizzatori il coordinatore dei lavori, Gabriele Arlotti. Naturalmente con Matilde a fianco, ed ecco che ha destato stupore nella sala del Ristorante “Borgo Antico”, la comparsa di un monaco benedettino a illuminare il sipario per l’ingresso di Matilde di Canossa, impersonata da Elisa Montruccoli, con indosso i preziosi costumi della collezione Arduini Reverberi, accompagnata da due damigelle. La Gran Contessa, in un silenzio sospeso carico di fascino e suggestione, ha rivolto ai presenti un monologo, esortandoli a essere testimoni del suo nome e a diffondere la memoria delle sue gesta sotto i cieli d’Europa, ma soprattutto a custodire con forza e tenacia i beni preziosi delle sue terre.

E dopo il saluto del sindaco di Casina Carlo Fornili, lo storico Arnaldo Tincani ha destato curiosità nel tracciare il profilo storico di Bergogno in epoca matildica: è emerso addirittura un libro del Trecento, in cui compaiono sorellastre di Matilde, figlie di Bonifacio che, certo, non era un padre stinco di santo. A Ubaldo Montruccoli, regista, il compito di coordinare questa tre giorni “all’insegna di una cultura capace di dialogare col paesaggio e la ricettività” incontrando la soddisfazione dell’assessore alla cultura Giovanna Caroli, che ha ricordato come la grande Storia sappia essere avvincente se studiata vicino a casa, come nei nostri borghi storici. Ora la festa entra nel vivo della parte folcloristica e gastronomica.

Domenica pomeriggio c’è grande attesa per il mercato medievale, gli antichi mestieri, la rievocazione storica con il Gruppo Sbandieratori di Fornovo e la cottura del Pane di Matilde e altri banchetti gastronomici. I bambini potranno riscoprire anche il fascino della tradizione dell’allevamento degli animali e degustare il delicato pane di un tempo. Sono partecipi di questa iniziativa l’Associazione Pro Pianzo, la Pro Loco di Migliara, il Gruppo Giovani di Giandeto, Costumi storici dell’Associazione Arduini Reverberi, l’Associazione culturale “Donizone da Canossa”, il Consorzio Conva.