«Destano preoccupazione i dati presentati oggi dagli enti ispettivi che fanno parte dell’organismo provinciale permanente. Dimostrano come sia assolutamente necessario non abbassare mai la guardia sulla sicurezza e regolarità nei cantieri edili». Lo afferma il segretario provinciale della Filca-Cisl, Domenico Chiatto, commentando i risultati della campagna straordinaria di vigilanza dei cantieri. «La fase acuta della crisi del settore, con il conseguente aumento della competizione tra imprese e l’abbassamento dei prezzi di mercato rischiano, se non controllati, di ridurre le tutele dei lavoratori – osserva Chiatto – L’attività di vigilanza conferma che il contrasto di questi fenomeni previene non solo la violazione delle norme sulla sicurezza, ma anche il ricorso a forme irregolari dei rapporti di lavoro».

Per il segretario degli edili Cisl la scoperta di un lavoratore senza i documenti di soggiorno dimostra il rischio della presenza in edilizia di lavoratori ricattabili; essi, infatti, non denunciano chi li utilizza illegalmente perché sarebbero espulsi dal nostro territorio. Chiatto ricorda che la Flc (sigla unitaria dei sindacati edili) di Modena ha più volte sollecitato l’attenzione sulle difficoltà del settore delle costruzioni e sull’esigenza che esso sia oggetto di politiche di rilancio che passino attraverso la qualificazione dei lavoratori e del ciclo produttivo, sviluppando un’edilizia sempre più attenta ai temi del risparmio energetico e degli aspetti ambientali in generale.

«Il sindacato e le aziende dovranno costruire meccanismi contrattuali che prevengano le irregolarità e le distorsioni, rafforzando il sistema della rappresentanza ed espellendo chi viola continuamente le norme. Dobbiamo lavorare – continua Chiatto – sulla sicurezza nei cantieri e nelle aziende, sulla qualificazione all’accesso per chi vuole fare l’imprenditore edile, sul rispetto pieno di quanto previsto dagli accordi e dalle leggi in materia, sulla formazione dei lavoratori. Tutto ciò serve per spingere il settore edile verso una qualità che oggi – conclude il segretario della Filca-Cisl – viene spesso sacrificata per abbattere i costi, non sempre in modo regolare e trasparente».