Da troppo tempo per conclamata insufficienza di risorse il personale della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Modena si vede ciclicamente “tagliato” le ore di lavoro straordinario regolarmente effettuate.

Una situazione inaccettabile perché accompagnata anche da uno stress operativo dovuto alla grave carenza di organico ed all’aumento dei servizi di Ordine Pubblico e di missione che grava enormemente sulla vita lavorativa e familiare dei poliziotti modenesi.

Servizi di missione che tra l’altro hanno avuto un forte ridimensionamento negli stanziamenti economici significando che, a breve, molti poliziotti lavoreranno praticamente gratis.

Ci aspettiamo adesso che il Questore faccia sentire la propria voce al Ministero dell’Interno chiedendo una aumento delle risorse straordinarie e quelle relative ai servizi di missione.

Bisogno far capire al Centro che Modena non è una Questura come tutte le altre. Dobbiamo ricordare a qualcuno che il risicato personale della Questura di Modena deve assolvere alla gestione del CIE (uno dei pochi ad essere stato costituito in una provincia non capoluogo di regione), ai servizi di accompagnamento e alle procedure di regolarizzazione legati alle procedure legate alla Bossi Fini (Modena conta quasi gli stessi stranieri di Bologna ma con un personale di Polizia inferiore della metà), alla gestione dei servizi di O.P. di due squadre di calcio militanti nella serie B, nonché alla gestione di manifestazioni socio politiche che nella nostra realtà sono aumentate esponenzialmente.

A questi servizi si devono aggiungere quelli di tutela e scorta di personalità (oltre 4 scortati in maniera fissa) nonché lo svolgimento delle funzioni ordinarie di ogni ufficio (immigrazione-passaporti –investigataiva-controllo del terriotorio, etc).

Il Segretario generale Provinciale Silp Roberto Di Biase