Dopo aver letto le dichiarazioni del segretario della Lega Nord Mauro Guandalini, ribadiamo la linea del Partito Democratico:

1) La struttura che ospita il centro culturale islamico di via Cavour era in origine viziata da un abuso edilizio, ed è stata quindi giustamente chiusa;

2) Rimaniamo quindi dell’idea che bisogna superare il problema logistico, trovando un idonea posizione per il luogo di culto.

3) Oggi che è la situazione sembra sanata, in attesa della sentenza definitiva, ed in ottemperanza alla sospensiva del tribunale, è necessario garantire il rispetto dell’art.3 cost.: ogni cittadino italiano è considerato uguale nei diritti fondamentali, ed è quindi sacrosanto permettere la riapertura della moschea per difendere il diritto di culto di questi cittadini.

Notiamo purtroppo che allo stesso modo del fondamentalismo islamico, il fondamentalismo padano non porta a nessun roseo futuro. Il Partito Democratico difende altresì il diritto alla sicurezza dei cittadini sassolesi, combattendo i criminali , di qualsiasi nazionalità essi siano: ribadendo ,sia ben chiaro, che il centro studi islamico soffre una continua ed ingiusta associazione con queste attività criminose ad opera dei vari Guandalini di turno. Aggiungiamo un ulteriore spunto di riflessione: visto che il Sindaco Caselli, ha parlato spesso di confronto con le associazioni islamiche, in contrasto con quanto setto quindi da Guendalini , quale sarà l’effettiva linea dell’Amministrazione? Per quanto ci riguarda, auspichiamo una maggiore cooperazione della giunta con tutti quegli istituti, incluse le associazioni islamiche sassolesi, che grazie alle loro segnalazioni stanno contribuendo a mantenere salubre la città. Gli immigrati non sono tutti uguali, mentre la legge è invece uguale per tutti, inclusa la Lega.

Partito Democratico di Sassuolo