Matteo Silvestri, responsabile dei Giovani democratici della zona di Castelfranco, replica alle dichiarazioni del consigliere regionale del Pdl Andrea Leoni in merito alle scritte in arabo che pubblicizzano la festa del Pd di Bosco Albergati. «Tutti ricorderanno il motociclista folle di “Amarcord”, il mitico “Scuréza”, uno dei personaggi più esilaranti del film di Fellini. Figura surreale, icona dell’Emilia profonda, “Scuréza” è rumoroso ma fuggente, consuma la sua presenza in pochi attimi, sbuca dal buio e torna nel nulla senza mai mostrare il volto né proferir parola. Il suo solo scopo è esserci, anche per pochi secondi, sfrecciare per il corso principale del Paese, attirare l’attenzione dei passanti e imboccare la via del ritorno verso il luogo misterioso da cui è partito. Simulando un movimento che non è tanto quello dei circuiti di gara quanto piuttosto l’eterno ritorno delle stagioni.

Sono queste caratteristiche che rendono il simpatico personaggio felliniano straordinariamente somigliante al consigliere Leoni del Pdl – anch’egli rumoroso e fugace – che liberamente scorrazza, almeno una volta al giorno, sulle pagine dei giornali e sulle note d’agenzia. Senza nulla dire di significativo ma solo rombando come un pilota futurista per il quale ciò che conta non è la verità ma la parola in libertà, veloce come una saetta, aggressiva come un motore da 400 cavalli. E’ la sua una presenza costante, una consuetudine della quale, in fondo, non possiamo più fare a meno.

Chi non sarebbe in apprensione se solo per un giorno il simpatico “Scuréza” modenese non facesse la sua apparizione sotto la Ghirlandina? I suoi passaggi – che, come le Guzzi sulle strade bianche di una volta, sollevano foglie secche e schizzi di fango – fanno parte ormai del paesaggio urbano, assieme ai tortellini, alle ferrari, agli immigrati (suo malgrado) e ai comunisti che l’indomito “Scuréza” insegue invano da anni, come il capitano Achab, anche se non ci sono più. Per questo gli perdoniamo anche le ultime sciocchezze sulle scritte in arabo alla festa di Borgo Albergati e lo invitiamo a mangiare due salsicce e un bicchiere di lambrusco in compagnia».