Si è svolto, nella scorsa serata di Martedì 6 luglio, presso la sala convegni dell’Ospedale nuovo di Rometta, il Consiglio Comunale dedicato alla Sanità del nostro territorio.

Il tema unico, iscritto all’Odg del Consiglio era relativo all’analisi, nel suo complesso, della situazione attuale e delle prospettive future della struttura ospedaliera della nostra città, punto di eccellenza e tra l’altro, non da tutti conosciuto ed apprezzato.

Il Presidente dell’Assemblea Consiliare, Francesco Rubino, ha quindi avviato i lavori della seduta con un unico punto; l’Ospedale di Sassuolo, dalla fase di sperimentazione alla gestione Ordinaria, precisando come sarebbero prima intervenuti i dirigenti e i medici della struttura stessa, al fine di fornire all’Assemblea, dati ed analisi in grado di fornire un adeguato quadro d’insieme ai consiglieri.

Riportiamo quindi, seguendone la scaletta, per breve sintesi giornalistica, attraverso i passi principali gli interventi svolti dagli stessi durante la seduta.

Il Sindaco Luca Caselli, salutando e ringraziando tutti i convenuti ha portato un ringraziamento particolare all’ospedale che ospita il Consiglio Comunale ed ha ricordato come questo fosse il secondo consiglio straordinario di questo anno.

“Fare qui il consiglio – ha detto Il Sindaco – è una cosa che io ho fortemente voluto e condiviso con la Giunta. Non credo si possa parlare dell’ospedale senza venirci, vederlo, io per primo, capire e conoscere le problematiche e soprattutto le eccellenze del nostro ospedale.”

Caselli ha poi ricordato come sia iniziato il percorso del Pal. Un percorso anche duro visti i tagli però è un percorso che disegna la sanità del futuro e che disegnerà la sanità del nostro territorio. E’ l’occasione per parlare di sanità in luogo deputato alla nostra salute. L’ospedale è un’eccellenza nostra città, 15 anni fa si parlava del costruendo nuovo ospedale come si parla oggi della Bretella. Questo ospedale è sorto, è nato, al di la delle polemiche durate 20 anni più; è nato con il concorso di tutte forze politiche, sociali ed economiche della nostra città e che tutti l’abbiano fortemente voluta. Noi spesso litighiamo in consiglio comunale. Sui certi temi c’è sempre stata tutto sommato condivisione. Credo che questa condivisione debba esserci anche oggi. Non voglio sembrare ipocrita e noioso. Ci sono temi su cui potremo litigare per anni, ce en sono altri su cui fare quadrato, uno di questi è la sanità. Il consiglio ha approvato un Odg quasi all’unanimità, è un atto molto importante: il consiglio riconosce il ruolo dell’ospedale, si riconosce che ha delle eccellenze, che è una risorsa lavorativa, che tutte le forze politiche non hanno mai fatto mancare il proprio sostengo.

Si impegna sindaco e giunta sulla prosecuzione della preminenza della componente pubblica e affinché non ci sia riduzione dell’attività, in particolare si impegna sulla vicenda di ortopedia 1.“Il nostro impegno – ha proseguito il Sindaco – non può fermarsi qui. C’è tanto lavoro da fare, ci sono ancora criticità, mi riferisco ad alcune lamentele in primis per il pronto soccorso. Dobbiamo vigilare con l’ospedale per far diventare le eccellenze sempre più eccellenze e perché non perda le competenze che oggi ha. Possiamo approfondire con la dirigenza tutti i dati per fare le nostre osservazioni al Pal. Qualcuno in riunione Pal ha parlato di logica di rete, loro vedono realtà da logica provinciale, oggi dovremmo ragionare intermini di distretto, se questa unione da noi molto caldeggiata andrà in porto. Noi egoisticamente parliamo anche di logiche di territorio perché l’ospedale è sul territorio. Dobbiamo essere i primi a guardare cosa ci interessa: il nostro ospedale. Sappiamo che la spesa sanitaria va verso contrazioni, è logico anche che Sassuolo dovrà mantenere e migliorare quello che ha. Sassuolo non deve e non farà passi indietro. Deve guardare avanti, ripartire da questa struttura e potenziare sempre di più un sistema sanitario che dobbiamo tutelare in tutti i modi. Spero che oltre a dati ci sia dibattito politico costruttivo. Si parla della città di Sassuolo e non di interessi partitici di parte, si parla del diritto alla salute che è di tutti.”

Enrico Contini, Presidente della struttura ospedaliera ha ricordato che “quando il Sindaco ci chiese ospitalità nel nostro ospedale per discutere di questo ospedale siamo stati molto contenti di accogliere questa richiesta. ..

“Anche perché quando due anni fa venne fatto il giro negli 8 consigli comunali per illustrare la sperimentazione ci eravamo assunti l’impegno, ogni due tre anni, di fare incontri nei consigli per illustrare come andavano le cose e avere suggerimenti ed osservazioni. In questo periodo di Pal avere conoscenza di ciò che è veramente quello che si sta facendo, quali sono i nostri limiti e obblighi e come agiamo credo sia indispensabile per tutti coloro che hanno un ruolo istituzionale e devono agire nel nuovo piano. Siamo una società mista creata ad ottobre 2002, nella prima fase sono state raccordate villa fiorita e l’ospedale civile che sono poi confluiti in questa sperimentazione gestionale decisa dalla giunta della Regione Emilia Romagna. Ad aprile 2005 siamo entrati nel nuovo ospedale, dal primo agosto 2005 l’attività è stata completata. I tre anni si sono conclusi in modo positivo il 31 luglio 2008 con il superamento fase sperimentale, ora siamo a regime con delibera giunta di febbraio 2009. La mission del nuovo ospedale è rispondere in prima battuta a quello che è il proprio mandato di soddisfare le prestazioni ospedaliere ed ambulatoriali dei cittadini residenti nel distretto di Sassuolo. E’ in una rete ospedaliera provinciale, agisce in questo ambito e quindi collabora con tutte le altre strutture sanitarie provinciali nella logica della rete. Il nuovo Pal stabilirà se sarà ancora così oppure no.

I modelli gestionali tipici di questa società sono quelli di un’impresa privata, agiamo nell’ambito del codice civile e societario con il vincolo che gli acquisti di beni e servizi avvengano con evidenza pubblica. Il 51% è detenuto da Usl mo e il 41% da To life spa. L’ospedale è proprietà dell’Usl, noi l’abbiamo in gestione. Riconosciamo loro contratto di affitto annuo di 2milioni 400mila euro l’anno. Opera in rete e si attiene alla programmazione definita a livello provinciale. La società ha vincoli che sono definiti dal contratto di fornitura. Noi stipuliamo ogni 3 anni un contratto di fornitura con l’azienda Usl che vengono aggiornati annualmente secondo le esigenze dell’azienda Usl. Prevede un limite massimo di spesa, altrimenti attireremmo troppi da fuori. Copriamo file, l’eccesso di offerta crea troppa domanda, se superiamo il budget l’Usl non ci paga.

Non è che le code le determiniamo noi, diciamo che le code vengono definite speso e volentieri da una risorsa limitata oltre la quale l’Usl, non avendo risorse, non permette di produrre di più. Il contratto di fornitura definisce esattamente le prestazioni che vengono fatte nell’ambito del servizio sanitario nazionale. Non sono previsti utili ne perdite nel contatto di fornitura, la società deve quindi chiudere il bilancio alla pari, non è ammesso utile nell’ambito del servizio sanitario nazionale. Significa che se la società vuole fare utili deve farlo nelle attività private, come la medicina dello sport o le convenzioni con le assicurazioni. Alla data del 31 dicembre 2009 le perdite dal 2002 erano di 1milione 809mila euro, ottenuto per una perdita non indifferente nel 2005, utili nel 2006-2007-2008, mentre il 2009 è stato chiuso con una perdita di quasi 159mila euro. Significa che l’attività istituzionale ha fatto prestazioni superiori al budget. Spesso si notano articoli che dicono che non dobbiamo pensare solo al profitto, questi dati dimostrano che pensiamo alla qualità delle prestazioni e non al profitto. L’ultimo elemento che tengo ad evidenziare razionalizzazione servizi e unità operative. Razionalizzare per noi significa essere maggiormente efficienti, con questo non creiamo maggiore utile, miglioriamo qualità e poniamo in essere ulteriori attività d’eccellenza. Nel 2009 abbiamo avuto una perdita perché abbiamo dato inizio ad attività entrate a regime nel 2010 ma i costi sono stati sostenuti prima, come per la chirurgia plastica ricostruttiva. Abbiamo dato inizio alla chirurgia dermatologica, stiamo implementando la proctologia. Cerchiamo risparmi per investirli in qualità e nuove eccellenze. Il socio privato non sta facendo speculazione anche se avrebbe diritto di fare impresa».

Il dottor Anselmo Campagna, Direttore Sanitario dell’Ospedale ha illustrato l’andamento delle attività sanitarie e i programmi sviluppo. «A me spetta il compito, ingrato a volte di elencare tutte le attività svolte all’interno di questa struttura. Cercherò di non essere pesante perché il clima è caldo. In provincia di Modena ci sono strutture assistenziali territorio numerose e importanti, l’ospedale di Sassuolo si inserisce all’interno ospedali rete Usl. 8800 gli operatori sanitari, quasi 1700 medici, specialisti 524.

Nei prossimi mesi e anni dovremo modificare assetti organizzativi, dobbiamo fare in modo che le eccellenze possano essere espresse e che venga garantita e adempiuta lan mission dell’ospedale: garantire l’autosufficienza distrettuale. Con l’ambizione di sviluppare anche le eccellenze, prevalentemente in ambito chirurgico ma non solo. La popolazione è cambiata, un argomento importante. Incrementata numericamente a favore flussi migratori. Anche di questo si deve tenere conto, circa il 12% popolazione ha provenienza non locale. In provincia di Modena abbiamo garantito una spettanza di vita migliore per entrambi i generi, significa che i servizi hanno retto e dato una risposta sanitaria. Il distretto sanitario di Sassuolo è il secondo per popolosità, copre il 17% della popolazione della provincia. Abbiamo investito sulle risorse umane, il personale è di 626 unità nel 2009, mentre nel 2006 erano 506. Insomma una piccola industria, neppure tanto piccola. Abbiamo 120 medici, i dirigenti sono 132 persone. Per i posti letto siamo partiti con 224 e siamo arrivati a 272 (16 le culle nido), una struttura medio grande. Molto complessa. In totale nel 2009 i ricoveri sono stati 19.059. Abbiamo trattenuto i sassolesi e garantito qualità. I parti sono stati 1321 nel 2009, i nati 1339, i cesarei sono il 34%. La percentuale di pazienti residenti è sempre cresciuta anche a scapito del Policlinico. Progressivamente abbiamo ridotto la mobilità passiva verso le strutture del reggiano. L’emergenza è un tasto dolente, qui è come sparare sulla croce rossa.

Noi possiamo dire con serenità che siamo un pronto soccorso che ha oltre 37500 accessi l’anno e trattiamo quasi il 13% degli accessi di tutta la provincia, pari a quelli dell’ospedale di Carpi, certamente numericamente vicini a Baggiovara anche se su quello gravita tutta l’emergenza, soprattutto quella più grave. Su 37500 accessi nel 2009 sono pochi i codici rossi. La casistica aumentata riguarda codici bianchi e verdi, questo ha inciso in parte sui tempi di attesa. Il numero di ricoveri è costante, vuol dire che la capacità filtro del pronto soccorso è stata migliorata, siamo passati da 14.7 a 13.50% vuol dire che è riuscito a gestire direttamente un numero maggiore di casi senza ricoveri. Queste le percentuali per codici: 69% verde, 17% bianco, 1% rosso. Si riflette su tempi di attesa. Noi abbiamo peggiorato la nostra efficienza nei tempi di attesa su codici verdi e bianchi, ma numericamente i casi trattati sono molti di più. La media di attesa è tra 1 ora e 1 ora a 20 nel 2009; i codici rossi attendono 6 minuti. Aiutato apertura fine 2006 osservazione breve intensiva, struttura che intendiamo sviluppare ed implementare.

Torniamo al concetto dell’autosufficienza distrettuale. Circa 230mila le prestazioni ambulatoriali all’anno, eccetto esami di laboratorio. Il distretto Sassuolo garantisce autosufficienza ai residenti del 68%. Risponde alle richieste della popolazione. Cardiologia: distretto risponde al 90% richieste residenti, oculistica 80%. Ortopedia copre il 58%. Otorinolaringoiatria 74%. Medicina 67%. Endocrinologia 41%. Ostetricia 87%. Piani di sviluppo. Recentemente è stato approvato piano allegato a vecchio Pal 2003-2005. L’unificazione di ortopedia è stata portata avanti per rispondere ad eccellenza chirurgica. Riusciamo a garantire tutta attività artroscopia. Riusciamo a programmare per il futuro questa specifica tecnica chirurgica e riusciamo a rispondere a tutta richiesta traumatologica. E’ in animo e già in discussione l’attivazione di area unica per pazienti critici ed anche il potenziamento della chirurgia proctologica.

La lista di accreditamento ha messo in vista alcune criticità. Dobbiamo implementare il sistema di valutazione. I livelli di soddisfazione dei pazienti sono molto alti: 95% sono soddisfatti. Relazione Raccogliamo moltissime segnalazioni, nel tempo sono aumentate. Ci sono anche elogi. I reclami sono il 38%, elogi 53%, suggerimenti 6%, rilievi 3%. Rispondo personalmente a tutti i reclami».

La D.ssa Francesca Novaco, nuova direttrice del Distretto sanitario di Sassuolo ha precisato: «Sono arrivata da qualche settimana, sono una new entry. Credo e spero ci sarà occasione per discutere anche dell’altra metà del cielo. Stasera l’attenzione vostra è sull’ospedale ma ci sono anche i servizi che forniamo in contesti alternativi all’ospedale. E’ partito il percorso del Pal, nei prossimi anni si riprogetterà sanità modenese nel suo complesso. Il totale delle prestazioni fornite nel 2009 ai soli residenti è di 258.459.

Il Dottor Lenzotti dell’ azienda Ausl di Modena ha poi brevemente riassunto il percorso del Pal «E- in corso la fase di ascolto che dovrebbe concludersi nei primi mesi del 2011. Le criticità’ riguardano i tempi di attesa per le prestazioni specialistiche, ci sono poi meno posti letto del necessario per i lungodegenti. Altre criticità sono dovute al mancato raccordo tra vari ospedali»

Sono poi intervenuti, nel merito, i Consiglieri Comunali.

Sergio Basile, Capogruppo I.D.V. ha espresso i ringraziamenti suoi e del partito che rappresenta al Sindaco Caselli, all’Amministrazione per l’appuntamento della serata che permette di approfondire tematiche così importante e care anche a chi, come lo stesso, ha fatto parte di questo ospedale sin dal 1973 e ha potuto verificarne di persona l’enorme percorso evolutivo., Un percorso che ha portato ad una struttura di grande importanza e professionalità come l’attuale.

Tuttavia esistono anche problematiche. E’ comunque significativo – ha detto Basile – che Il Sindaco Caselli esprima con tanta chiarezza la necessitò che l’ospedale sassolese debba acquisire ed aumentare la potenzialità per la propria città, anziché perdere…

Per quanto concerne Ortopedia 1 , ha detto Basile: “Questa è una perdita, ortopedia uno faceva interventi su anca con l’esperienza di un operatore che ha sviluppato tecniche e risultati veramente soddisfacenti. Dove popolazione del distretto dovrà rivolgersi per beneficiare di questo tipo di attività chirurgica?. Due le domande: le motivazioni che hanno indotto alla chiusura e se non si ritiene che sia una perdita di professionalità per l’ospedale

– Franca Cerverizzo, Capogruppo della Lista per Pattuzzi ha ringraziato tutti i relatori ed ha chiesto delucidazioni sull’increscioso incidente avvenuto qualche giorno fa alla Camera mortuaria, dove si è registrato un crollo di una parte del soffitto..

– Susanna Bonettini, Capogruppo del PD, ringraziando prima di tutto i relatori intervenuti per il prezioso apporto di dati ed informazioni messe a disposizione del Consiglio.

Ha poi salutato e ringraziato moltissimo la nuova direttrice del distretto sanitario “perché credo molto nelle politiche sanitarie integrate. Credo sia fondamentale l’integrazione tra servizi sociali e sanitari Questi consigli tematici da un punto di vista informazione forniscono a consiglieri e al pubblico presente delle informazioni molto interessanti e qualificate… Quando una famiglia viene toccata da un problema sanitario non si può lasciarla sola. Noi ci abbiamo lavorato molto sull’integrazione, sono contenta che si continui su questa strada. Però i consiglieri si trovano con una serie di informazioni e a dover intervenire con considerazioni che diventa difficoltoso fare in poco tempo.

Una domanda che vorrei fare – ha detto la Bonettini – è rispetto alla diagnosi e cura delle malattie mentali che sono state portate all’interno dell’ospedale. Mi chiedo quale sia il rapporto tra il centro igiene mentale e le famiglie. Ci sono molte lamentele da parte delle famiglie che si sentono abbandonate. L’altra cosa è su dimissioni protette, è un problema soprattutto rispetto a certe patologie, come per anziani autosufficienti. Anziani dimessi e famiglia si trova molto spaesata. Lo sportello unico in ospedale funziona? Lo si può migliorare? Il pronto soccorso è un punto molto critico, molti cittadini abusano del pronto soccorso, certi tipi di interveti che sarebbero competenza del medico di base o della guardia medica intasano la struttura. C’è anche il problema, verificato anche di persona, dell’informazione non chiara e dei tempi di attesa che sono estremamente lunghi. Per le visite specialistiche poi i tempi sono molto lunghi, ma se pago si dimezzano.”

Francesco Battani, PDL ha voluto portare a conoscenza dell’Assemblea la propria esperienza personale che, a causa di un recente ricovero da lui subito, ha potuto constatare con mano la professionalità, l’eccellenza, la disponibilità, anche per quanto riguarda il rapporto medico –paziente e la spiegazione della patologia, i tempi d’attesa diagnostici (piuttosto brevi) di tutta la struttura sasolese.

Battani ha inoltre convenuto sulla problematica del Pronto Soccorso che subisce evidentemente un uso improprio (attraverso l’assalto indiscriminato anche di persone che affollano il pronto Soccorso per patologie leggere o addirittura del tutto improprie) da parte dei cittadini..

Occorrerebbe quindi intervenire sull’educazione della cittadinanza/utenza sull’uso corretto dell’accesso alla struttura ed in particolare al pronto soccorso.

Claudio Corrado, PDL, ha rivolto una domanda semplice all’Amministratore e Presidente della struttura, riferendosi al Budget. E’ davvero così rigido e inamovibile o esistono – ah chiesto il Consigliere – margini per rettificarlo o cambiarlo per apportare quindi miglioramenti ai servizi stessi ?..

Ugo Liberi, Capogruppo PDL, ricordando la natura informativa e quindi importante di una serata come questa che fornisce elementi di conoscenza e di analisi così approfondita di una realtà sanitaria, quale quella del nostro Ospedale, di assoluta eccellenza regionale e non solo..

Liberi ha poi elogiato, associandosi alle parole del Sindaco Caselli e degli altri consiglieri intervenuti in precedenza, esprimendo il pieno apprezzamento per il lavoro svolto dagli operatori, dai medici, dagli amministratori e proprio per tali motivazioni, surrogate dalla lettura dei dati complessivi e di quelli che testimoniano anche il gradimento espresso dall’utenza in generale sui servizi offerti, ha auspicato un sempre maggior impegno da parte di tutti, Istituzioni e operatori, per il prosieguo e il miglioramento di questo trend emerso anche nel corso dell’incontro di questa sera.

Andrea Lombardi, PD, ha analizzato la situazione, partendo dalla propria esperienza professionale:

«Anche io ho iniziato a lavorare a Sassuolo, 13 anni fa. Eravamo nell’ospedale centrale, una struttura con criticità strutturali e logistiche ma che offriva prestazioni qualità grazie ad operatori. Dopo tanti anni, da 5 a questa parte c’è la nuova struttura. Grazie a tutti quelli che ci hanno lavorato e si sono impegnati perché il nuovo ospedale nascesse. Appunto per questo rimango male quando sul giornale si attaccano l’ospedale di Sassuolo e i suoi professionisti. Mi spiace sia definito un doppione di Baggiovara, non possiamo essere d’accordo. L’ospedale con i suoi 256 posti letto rappresenta un punto di eccellenza per il territorio e tutta provincia. Sono state mantenute le vecchie attività e date nuove prestazioni. Tutto ciò è bella fotografia e anche i presupposti futuri sembrano buoni. La preoccupazione per il futuro è perché su questa sanità pende la spada della nuova finanziaria. Parliamo di pensionamenti anticipati, di mancati rinnovi contratti e turn over.

Mancheranno centinaia di posti di lavoro in provincia di Modena, non so quanti siano a Sassuolo ma il di vedersi ridotta a seguito di questa finanziaria esiste e non possiamo nascondercelo.” Per questi motivi, ha Proseguito Lombardi sarà oltremodo importante ricordarsi di integrare i servizi dell’Ospedale con quelli territoriali. Per i quali è necessario un investimento affinché siano implementati a garanzia di politiche di prevenzione, trattamento disabilità, assistenza agli anzainai ed un miglior uso dell’ospedale stesso,.

Per questo ha precisato Lombardi, il Pal può risultare una grande occasione per valorizzare la sanità sassolese. Un sistema al cui centro deve essere posto il cittadino.

Sandro Morini, PD ha sottolineato come, a suo giudizio, in una fase così difficile e particolare Viene fuori che l’Emilia Romagna è numero uno, un’eccellenza nazionale per prestazioni e ricavi. Credo sia un dato oggettivo e significativo riconosciuto dal ministero della sanità. Non si capiscono quindi le polemiche elettorali dello scorso marzo quando esponenti del Pdl venivano a dirci due cose: che la sanità modenese era in dissesto finanziario, l’altra che l’ospedale di Sassuolo era un doppione di Baggiovara. Sono due enormità politiche. Ribadiamolo che la regione ha dato più soldi alla sanità modenese per riequilibrare, sul secondo dobbiamo ricordare che è un’eccellenza.

Viviamo un momento in cui la finanziaria prevede tagli molto pesanti alla sanità regionale. Facciamo una riflessione seria sul ruolo della sanità e sulle priorità che si vogliono dare ai tagli. Se questa manovra costa 24 miliardi di euro e se il gettito che è stato prodotto dal rientro dei capitali dall’estero in Italia al 5% è stato intorno ai 5 miliardi di euro, se fosse stata fatta al 20% non avremmo dovuto tagliare soldi alla sanità.

A me pare che il Pal su cui stiamo lavorando proponga razionalizzazioni ma che risponde ad una logica di tagli. Allora io dico, giusto razionalizzare e mettere in rete in un sistema in cui le eccellenze sono distribuite sul territorio. Credo che Sassuolo abbia la realtà migliore, questo gioiello va difeso. Morini ha poi rivolto alcune domande specifiche:

Sul periodo medio ricovero, su questo qualche riflessione in più non sarebbe sbagliato porre. Vorrei capire il dato delle 503 interruzioni di gravidanza volontarie, penso ai 700 e passa interventi di artroscopia, chiedo è un dato normale? E’ in eccesso rispetto alla tendenza provinciale?

Massimo Benedetti, PDL e Presidente della Commiss.ne economica e bilancio, ha posto l’attenzione sul lavoro che dovrà essere fatto per indagare l’effettivo impatto dei tagli in campo sanitario suil bilancio dell’Ospedale sassolese.

Ha poi contestato parte dell’intervento del Consigliere Morini,ricordandone l’accostamento del tutto improprio quando questi ha paragonato il dato economico del rientro dei capitali con i tagli operati in finanziaria nel campo della Sanità.

Infine ha chiesto spiegazioni nel merito di un caso, accaduto a lui personalmente, di un’analisi fatta ad un laboratorio di San felice, per poi rientrare a Sassuolo per la conclusione dell’iter di cura..

Un percorso giudicato quantomeno tortuoso dal consigliere stesso.

L’Ospedale di Sassuolo – ha detto Benedetti – è un’eccellenza assoluta per specializzazioni, professionalità e servizi e non è certo un doppione di quello di Baggiovara.

Claudio Casolari, Assessore al Marketing Territoriale del Comune ha innanzi tutto ringraziato sentitamente attraverso il dott. Campagna che aveva prima accompagnato in visita alla struttura tutti i consiglieri, i medici e tutti gli operatori, esprimendo al sua più sentita ammirazione e gratitudine nei confronti di chi fa un lavoro così’ importante ed essenziale. Un ‘ammirazione profonda – ha detto Casolari – per chi sceglie di curare gli altri. Chi arriva qua e chi soffre, non è né di destra né di sinistra,deve avere delle risposte.

Casolari ha poi fatto una sottolineatura sulla necessità di uno sforzo volto all’educazione e all’informazione corretta nei confronti degli utenti:

“Una buona informazione probabilmente sottrarrebbe una parte importante delle persone che arrivano al pronto soccorso con patologie lievi. Sul territorio noi abbiamo un presidio medico che nessuno ha nominato: la farmacia. Dal vostro pulpito qualificato dovrebbe partire una esortazione a fare meglio. Vediamo se il mio medico di base o la farmacia mi danno una soluzione senza che io vada ad intasare il pronto soccorso. Un’informazione che dovrebbe passare anche dalla scuola, vediamo cosa distribuiscono le macchinette per pochi centesimi. Il Pal dovrebbe contenere una piccola finestrella della comunicazione sensibile, che è la prevenzione e rimarco ulteriormente questo aspetto. Chiamo un applauso per ringraziarvi del vostro impegno»

Lo stesso Casolari ha poi chiesto un applauso alla platea, rivolto proprio ai medici e agli operatori tutti, in segno simbolico di ringraziamento e apprezzamento ..

L’applauso è scattato spontaneamente e calorosamente

Enrico Contini, al termine degli interventi dei Consiglieri e degli Assessori Comunali, ha quindi risposto alle domande. Per quanto riguarda ortopedia uno: «Non è una soppressione ma una unificazione delle due ortopedie. Significa che entro settembre avremo l’ortopedia e traumatologia unificata in un’unica stecca. Le stesse prestazioni date fino ad oggi continuano ad esser date. L’unica differenza è nella comunicazione data da Usl ad inizio anno: la provincia di Modena ha troppe protesi all’anca, dobbiamo quindi rientrare e nel 2010 non saranno nel nostro contratto di forni tura, 60-70 casi all’anno. Tutta l’altra attività di traumatologia di base vengono fatte e garantite tutte quante. Questo derivava dal Pal 2003-2005».

Risposta sul budget. «Forse nella esposizione sono stato troppo semplicistico dando per scontate troppe cose. L’Azienda Usl riceve un finanziamento che fatto 100 dalla regione deve suddividere per finanziare le attività della provincia. Una torta che va divisa in tante fette. Dalle scelte fatte nel Pal discendono i finanziamenti e i budget. Nel 2010 il nostro budget sarà maggiore rispetto al 2009».

Di seguito anche il Dottor Lenzotti ha replicato agli interrogativi che sono stati posti dainConsiglieri nel corso del dibattito:

«L’azienda è finanziata con un fondo sanitario regionale che deriva da fondo nazionale ed è finanziato rispetto alla popolazione presente. Il bilancio dell’azienda Usl è sempre stato in aumento. Abbiamo chiuso nel 2009 con oltre 1350milioni di euro. Abbiamo tutti la necessità assoluta di mantenerci nell’equilibrio economico. Non sappiamo cosa verrà fuori da questa finanziaria. Certo siamo preoccupati, il tema dell’equilibrio economico è caro a tutti e indispensabile. Di questa torta oltre il 50% va a finanziare l’assistenza ospedaliera. Tutte le attività svolte in provincia ma anche quelle che i modenesi vanno a prendersi in altre provincie e regioni. Il 4% del finanziamento è sulla prevenzione, condivido le indicazioni dell’assessore Casolari su questo tema, il Pal dirà qualcosa su questo. Meno del 48% dei fondi stanziati va sul territorio. E’ del tutto evidente che se vogliamo che il territorio abbia maggior forza nell’offerta sanitaria dobbiamo fare in modo con soldi che avremo di far passare soldi dall’area ospedaliera all’area territoriale. Lo faremo con i giusti tempi e molto raziocinio. Non siamo perfetti, abbiamo una serie di problemi. Ce ne sono una serie comuni agli ospedali di tutta la nazione. I problemi derivano da altre cose, come l’educazione sanitaria in riferimento all’affollamento dei pronto soccorso. Per le prestazioni specialistiche ci sono criticità, ci sono prestazioni su cui dobbiamo lavorare, oculistica rimane una criticità, in parte anche la cardiologia, non in questo distretto ma in provincia si.

Credo che lavoro ci sia e si stia facendo. Non vero che quando si verifica un problema acuto, come un tumore, passano mesi prima che paziente venga operato. Viene operato entro i 30 giorni. Io ho una visione provinciale e magari in alcune zone non è proprio così. Sulle prestazioni specialistiche a pagamento è vero che non sono gli stessi di quelle convenzionate. Oggettivamente il problema è fastidioso, ma perché? La prima cosa è che le prestazioni fatte in orario di lavoro. Il problema verro è mantenere i tempi di attesa istituzionali sui parametri regionali e su molte non ci siamo, su queste dobbiamo lavorare. Sull’ortopedia quello che è cambiato è che c’è un primario in meno, questa è la realtà, tutto il resto non cambia rispetto all’offerta sanitaria. Questo ospedale che arriva dal vecchio è un’eccellenza ma anche nella vecchia sede fatiscente si faceva della buona medicina».

Una precisazione successiva del Dott. Campagna ha ridimensionato la cifra complessiva fornita in precedenza sulle interruzioni di gravidanza. Il medico ha infatti ricordato come il dato sia all’interno degli standard nazionali. Sono 260 i casi effettivi di interruzione di gravidanza.

Campagna ha ricordato l’aspetto sociale del servizio offerto dai medici di Ginecologia ed Ostetricia per l’informazione e prevenzione, senza l’obiezione. Ricordando inoltre la possibilità di utilizzare, secondo la prassi stabilita della legge, della pillola RU 486, per non giungere all’interruzione chirurgica.

Infine, la Dott.ssa Francesca Novaco ha risposto alla Bonettini, garantendole sulle questioni poste un approfondimento necessario e successivo che verrà effettuato già a partire dalla prossima settimana, approfondendo inoltre gli aspetti precedentemente suggeriti dalla stessa consigliera.

Per quanto riguarda il servizio di dimissioni assistite, la D.ssa ne ha annunciato il prossimo potenziamento attraverso la presenza di un’assistente sociale dedicata.

Il Presidente Rubino ha poi concluso i lavori, pregando i consiglieri di evitare un ulteriore giro di domande a botta e risposta continuo, precisando come i numerosi elementi di approfondimento forniti dagli amministratori e dai medici intervenuti, costituissero materiale sufficiente per proseguire anche attraverso momenti ulteriori, nell’opera di studio ed analisi dei servizi sanitari, ringraziando a sua volta tutti per i preziosi contributi forniti.

Anche l’Assessore allo Sport e ai Servizi Sociali Giorgio Barbieri si è associato ai ringraziamenti, ricordando inoltre come già in occasione di due specifiche iniziative dedicate alla pratica sportiva, avesse potuto constatare la grande disponibilità e competenza da parte del personale e dei medici coinvolti nelle iniziative suddette.

(Resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)