Dopo la prima ondata di calore, dal 30 giugno al 6 luglio, il Centro Sorveglianza Ondate di Calore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna ha rilevato un aumento medio di 10 accessi al giorno al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore per i cittadini al di sopra dei 75 anni di età, rispetto al valore medio osservato negli stessi giorni negli anni 2003-2009. Il Centro ha registrato un aumento medio di 3 ricoveri di cittadini al di sopra dei 75 anni rispetto all’atteso. La mortalità per la stessa fascia di età risulta in linea con il dato medio degli anni precedenti (+0,1 casi), mentre si registra una diminuzione (-0,9 casi) per i cittadini al di sopra dei 65 anni.

Il piano anticalore della Azienda USL di Bologna

Il piano anticalore dell’Azienda USL, attivo dal 2004, è un servizio di sorveglianza sanitaria orientato, in particolare, alla protezione degli “anziani fragili”, persone di età superiore a 75 anni, sole e particolarmente sensibili agli eccessi di temperatura in relazione alle loro condizioni di salute. Il piano, inizialmente attivo solo per Bologna e comuni limitrofi (Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Castelmaggiore), interessa attualmente tutto il territorio dell’Azienda USL di Bologna che comprende 50 Comuni, anche se le aree interessate dal fenomeno sono prevalentemente quelle di pianura (42% dei Comuni).

La segnalazione dell’arrivo dell’ondata di calore, a cura dell’Arpa Emilia Romagna e della Protezione Civile, attiva il Centro Sorveglianza Ondate di Calore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna, che allerta immediatamente i reparti di pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per anziani, i medici e i pediatri di famiglia, gli infermieri dell’assistenza domiciliare.

A disposizione di ogni cittadino, inoltre, il numero verde gratuito 800 562 110, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per informazioni sui rischi per la salute e sui comportamenti da adottare in caso di ondata di calore.

Per gli ultrasettantacinquenni e gli anziani fragili, infine, l’Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, il progetto di sostegno e-Care Oldes, che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio, attività di socializzazione presso strutture ricreative, ed è gestito da CUP 2000.

Come affrontare le ondate di calore

Bere molto e spesso anche quando non si ha sete, evitando bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. Evitare anche alcol e caffeina, fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, utilizzare climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, degli anziani che vivono da soli e con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.

L’ondata di calore provoca vari disturbi, tra i quali la diminuzione della pressione del sangue, dando luogo a senso di debolezza, vertigini, annebbiamento della vista. È utile in questi casi sdraiarsi e sollevare i piedi.