Da questa mattina anche sulla facciata del Comune di Scandiano compare la X assunta a simbolo della campagna di sensibilizzazione sui tagli agli enti Locali organizzata da Legautonomie Reggio Emilia e ANCI Reggio Emilia.

Preoccupante la situazione che si prospetta per il comune Capodistretto secondo il Sindaco Alessio Mammi:

“In un clima di insostenibile incertezza, si sta consumando ancora una volta un atto di potere centralista, che guarda ai Comuni, alle Province e alle Regioni come a soggetti ‘spreconi’ su cui scaricare il debito, in aumento, dello Stato centrale.

Mentre Ministeri, Agenzie ed Enti statali continuano a spendere e comprare berline da usare come auto blu, gli Enti Locali sono obbligati a tagliare i servizi ai cittadini.

Saranno quindi inesorabilmente i cittadini e le imprese a pagare per l’inevitabile ridimensionamento dei servizi e degli investimenti in opere pubbliche a loro rivolti, in una logica che, nei fatti, corrisponde ad un aumento delle tasse.

Questa manovra, se non subirà radicali modifiche, toccherà tutte le attività che gli enti locali svolgono, dalla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade all’assistenza alle famiglie con persone non autosufficienti, dalla scuola alla protezione civile regionale”.

“I cittadini di Scandiano – prosegui il sindaco Mammi – versano ogni anno allo Stato 70 milioni di euro in IRPEF e, nel 2010 il Comune ne riceverà 4.3 milioni. Se passa la manovra finanziaria nel 2011-2012 il Comune riceverà solo 2,3 milioni di euro.

In un territorio che ha fatto, negli anni, della quantità e qualità dei servizi alla persona un punto distintivo e fondamentale, non si può essere disposti ad assistere passivi al taglio di trasferimenti e al conseguente deterioramento costante di questo prezioso patrimonio, perché ciò corrisponderebbe al calo di qualità della vita per le nostre famiglie e a maggiori difficoltà per le nostre imprese”.

I tagli previsti dalla Manovra Tremonti per il Comune di Scandiano prevedono minor trasferimenti statali fino a 2 milioni di euro in due anni sulla spesa corrente. “Per sopravvivere con questi tagli – sottolinea il Sindaco Mammi – non sarà sufficiente eliminare le spese afferenti settori come l’animazione della città, la cultura, il turismo e lo sport, ma sarà necessario intaccare anche servizi di primaria importanza quali la scuola, i servizi sociali e la manutenzione del patrimonio. Sui servizi peseranno inoltre i tagli alle Regioni dalle quali i Comuni ricevono ogni anno finanziamenti mirati e a progetto”.

A quanto sottolineato dal Sindaco va sommato il fatto che rimane sostanzialmente invariato il sistema di calcolo del Patto di stabilità interno che ancora una volta, come per il 2010, consentirà al Comune di Scandiano di effettuare pagamenti per investimenti solo in relazione alle entrate, impedendo in questo modo di poter impiegare le risorse accantonate negli scorsi anni per la realizzazione di opere pubbliche attualmente in corso di ultimazione.

“Diventa quindi indispensabile – secondo il Sindaco di Scandiano e gli altri Sindaci della Provincia che in modo compatto hanno aderito alla iniziativa – un ridimensionamento dell’entità della manovra per quanto riguarda gli enti locali, tenendo conto del peso di comuni e province sulla spesa primaria e sul debito, dei positivi risultati raggiunti in termini di indebitamento netto, in una fase di profonda crisi, e della necessità di far leva sugli investimenti locali per accelerare la ripresa dell’economia.

Una manovra correttiva dei conti pubblici serve, ma non può completamente ricadere sugli Enti Locali e quindi sulla vita quotidiana di comunità come le nostre che già hanno dato tanto”.