Sono 580 (tra i quali circa 400 disoccupati) i destinatari dei percorsi formativi per l’inserimento e il reinserimento lavorativo, in partenza tra luglio e settembre, promossi dalla Provincia di Modena con il primo bando 2010 e finanziati con risorse del Fondo sociale europeo per un totale di un milione e 800 mila euro.

Si tratta, come spiega Francesco Ori, assessore provinciale alla Formazione e al lavoro, «di percorsi indirizzati a formare professionalità espressamente richieste dal mondo produttivo che coinvolgono sia i disoccupati che gli occupati a rischio di espulsione dal mercato del lavoro, oltre ai giovani che ancora vi devono entrare e alle categorie svantaggiate. Un modo concreto per rispondere alle difficoltà create dalla crisi».

Tredici percorsi formativi, tra tecnici di produzione industriale, operatori dell’agroalimentare e dei servizi, progettisti, interesseranno 175 persone occupate con bassa qualifica, contratti atipici, in mobilità, stagionali o che rientrano al lavoro dopo un periodo di astensione. Formeranno invece operatori amministrativi, di lavorazioni in carrozzeria, di magazzino merci e della ristorazione e posatori di piastrelle ceramiche i 12 corsi rivolti a 127 disoccupati, in particolare over 45 con bassa scolarità e quindi minori possibilità di accesso al mercato del lavoro, ai quali potrà essere corrisposta un’indennità di frequenza fino a un massimo di circa 400 euro al mese. Sempre per i disoccupati, ma destinati in particolare ai giovani, sono anche i sette percorsi, per un totale di 98 iscritti, di formazione superiore che porteranno all’ottenimento della qualifica professionale regionale in tecnico delle vendite nel settore biomedicale, in amministrazione e controllo di gestione, in automazione industriale, in spedizione e logistica, nel settore abbigliamento e tecnico delle luci e del suono. A questi si affiancano i corsi regionali per la provincia di Modena: tre di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts), corsi di mille ore nei settori dell’automazione industriale, progettazione Cad e tessile-abbigliamento, e 11, di trecento ore, per persone che possiedono già una base di conoscenze in settori dalla meccanica all’edilizia, dall’alimentare all’energia.

Sono 182 infine le persone in condizione di svantaggio, dai disabili a chi rientra nelle nuove povertà, ai quali rispondono i percorsi formativi finanziati nell’ambito dell’inclusione sociale.