Fimaa della Provincia di Modena (Federazione Italiana Mediatori Agenti D’Affari), in merito all’attività di agente immobiliare, manifesta la sua contrarietà rispetto alla possibilità di iniziare questa delicata attività professionale, senza il possesso di alcun requisito. Sarebbe una condizione rischiosa per il Consumatore, per il mercato immobiliare e per la professionalità degli Agenti Immobiliari, dichiara il Presidente Provinciale FIMAA Francesco Dallari – in una Italia dove le procedure amministrative sono farraginose e complesse si è voluto intervenire in un settore, quello dell’abolito “ruolo”, dove la stessa Camera di Commercio di Modena operava da sempre con celerità e chiarezza, consentendo l’operatività, dopo un’adeguata verifica, in pochi giorni.

In effetti, la SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) consentirà a qualsiasi soggetto che dichiari, magari erroneamente, di possedere i requisiti, di operare immediatamente sul mercato immobiliare, con il rischio di creare pesanti danni al cliente.

E’ giusto ricordare che, soprattutto nel mercato della casa, sono in gioco i risparmi di una vita.

Non importa che le CCIAA possano di seguito effettuare le dovute verifiche ed eventualmente sanzionare il soggetto non titolato, in quanto lo stesso potrebbe aver già fatto innumerevoli danni.

In un particolare momento, come quello attuale, di stasi del mercato immobiliare, accentuato dalle incertezze venutesi a creare durante l’iter della Direttiva Servizi (Bolkenstein), aggiungere un’ulteriore variabile non aiuta il sistema a ritrovare il suo equilibrio.

L’approvazione della SCIA, se dovesse essere confermata, andrà in senso contrario a quel percorso politico amministrativo di confronto instaurato da FIMAA e dalle altre Associazioni di categoria per la definizione della Direttiva Servizi.

La FIMAA chiede al Governo un ripensamento sull’applicazione della SCIA, per il comparto della mediazione immobiliare e merceologica.