Uno spettacolo che ripercorre alcune delle pagine più belle del repertorio jazzistico, spaziando dai ritmi trascinanti dello swing alla dolcezza delle ballad dei grandi song writer americani.

È questo il concerto che avrà luogo mercoledì 28 luglio a Modena: a partire dalle ore 21.15 in Piazza Natale Bruni, l’Ensemble dell’Orchestra “Città di Ravenna” Arbre Musique composto da Matteo Salerno al flauto, Stefano Martini al violino, Aldo Zangheri alla viola, Fabio Gaddoni al violoncello, Michele Francesconi al pianoforte e Laura Avanzolini alla voce, intratterrà il pubblico con un programma tutto dedicato al Musical, con capolavori da George Gershwin a Leonard Bernstein. Da “Girl crazy, but not for me” da Porgy and Bess a “I don’t know how to love him” da Jesus Christe Superstar; da “The Pink Panther” di Henry Mancini a “My Funny Valentine”, fino “Memory” da Cats.

Il programma è nato per rendere omaggio al periodo d’oro del Musical americano della prima metà del Novecento: in quegli anni gli Stati Uniti riescono infatti a creare una forma di spettacolo capace di catturare lo spettatore come fu per l’opera lirica in Italia nell’Ottocento. Il programma si apre e si chiude con l’autore che più di ogni altro ha saputo fondere la musica classica al jazz e cioè George Gershwin: con lui i musicisti partiranno per un viaggio che condurrà il pubblico a rivivere i grandi successi di Broadway attraverso le composizioni degli altri grandi autori di musical come J.Kern, I.Berlin, C.Porter e la coppia Rodgers & Hart. Il concerto arriverà fino ai giorni nostri, con le musiche di Andrew Lloyd Webber capaci ancora oggi di regalare capolavori musicali amati dal grande pubblico per la loro immediatezza e ricchezza melodica. Il progetto musicale nasce dall’incontro di musicisti provenienti da ambiti differenti come il jazz e la musica classica; l’idea che muove gli artisti è quella di andare oltre le barriere che solitamente circondano i diversi generi musicali e creare una rivisitazione dei classici americani in cui strumenti come flauto, violino, viola e violoncello incontrano le sonorità jazz di voce e pianoforte. A questo progetto collaborano diversi arrangiatori tra cui lo stesso Michele Francesconi e Gabriele Zanchini.