Un’interessante alternativa per la sera di Ferragosto, a Reggio Emilia, è una visita ad alcune importante sedi museali della città. Saranno infatti aperti, dalle 21 alle 24, palazzo San Francesco, la galleria Parmeggiani, il Museo del Tricolore e, dalle 19 alle 24, lo Spazio Gerra, che ospita per l’ultimo giorno la mostra AW1.

Sede principale e più antica dei Musei civici di Reggio Emilia, palazzo San Francesco ospita importanti collezioni storiche, mantenute nel loro originario ordinamento e negli arredi d’epoca; in particolare, la “Collezione Lazzaro Spallanzani”, qui trasferita nel 1830, e il “Museo Gaetano Chierici di Paletnologia”, istituito nel 1862. Al nucleo più antico si sono aggiunte diverse raccolte e nuclei collezionistici: la sezione dei Mosaici romani e medievali, la raccolta lapidea allestita nel monumentale Portico dei Marmi, raccolte zoologiche, anatomiche, botaniche, geo-mineralogiche e paleontologiche, raccolte etnografiche, la “Galleria Fontanesi”, dedicata all’arte del territorio, il “Museo di Reggio romana” e il “Museo di Preistoria e Protostoria”, entrambi frutto di scavi e ritrovamenti territoriali.

La galleria Parmeggiani può essere considerata una casa-museo che comprende le collezioni ottocentesche di dipinti, mobili, tessuti della raccolta del pittore, collezionista e antiquario spagnolo Ignacio Leon y Escosura; armi e oreficerie della bottega parigina Marcy; una raccolta di dipinti del pittore spoletino Cesare Detti. Artefice dell’unione di questi tre nuclei collezionistici, nella Parigi tra fine ’800 e inizio ’900, è Luigi Parmeggiani, anarchico convertito all’arte e all’antiquariato, che nel 1924 trasferisce a Reggio Emilia, sua città natale, la collezione. Accanto ad una produzione di oggetti “in stile”, di raffinata esecuzione e recentemente ricondotti alla bottega parigina “Marcy”, la Galleria ospita materiali originali di grande pregio, a partire dall’interessante quadreria di dipinti spagnoli e fiamminghi, fino alla collezione di abiti antichi. La Galleria è collocata in un palazzo di stile eclettico gotico-rinascimentale, fatto erigere da Parmeggiani per ospitare la sua peculiare raccolta.

La galleria può essere visitata con il supporto di una ‘audioguida multimodale’, scaricabile anche da internet.

Nei locali adiacenti alla storica sala dove il 7 gennaio 1797 è nata la bandiera tricolore, il Museo del Tricolore documenta con criteri storiografici innovativi gli episodi più importanti legati alla storia della bandiera nazionale in rapporto all’evoluzione della storia del Risorgimento italiano. La prima sezione documenta – attraverso stampe, dipinti, armi, cimeli, disegni e ricostruzioni d’ambiente – la storia delle vicende politiche di Reggio Emilia, dalla nascita, nel 1796, della Repubblica Reggiana, al 1814, data d’inizio della Restaurazione. Nella seconda sezione sono esposti i documenti originali e i cimeli relativi alle vicende storiche del Risorgimento nazionale, fino al 1897, l’anno delle grandi celebrazioni reggiane del primo Centenario del Tricolore, che ebbero il loro culmine nel celebre discorso di Carducci. Ai documenti storici sono affiancati strumenti audiovisivi moderni che agevolano la lettura del percorso espositivo e del significato della Bandiera, simbolo per eccellenza dell’identità nazionale.

Lo Spazio Gerra, infine, propone l’ultimo giorno di visita alla mostra AW1, dove sono raccolte le opere di 18 giovani artisti di Reggio Emilia, Modena e Parma: Pietro Anceschi, Elena Ascari, Simone Fazio, Valentina Ferrari, Riccardo Freddi, James Kalinda, Andrea Mazzola, Guido Meschiari, Angelica Porrari, Manuel Portioli, Laura Renna, Ingrid Russo, Mattia Scappini, Signora K, Marco Spaggiari, Airin Toscani, Federico Vecchi, Marco Zanella.

Lo Spazio Gerra sarà aperto dalle 19 alle 24; chiuso lunedì – Ingresso libero. Web: www.spaziogerra.it

Otto percorsi di approfondimento audio per conoscere l’interessante collezione e la vita misteriosa, rocambolesca, piena di colpi di scena di Luigi Parmeggiani, creatore e fondatore della Galleria di corso Cairoli.

Per chi desidera essere accompagnato alla scoperta del più insolito ed eclettico spazio museale della città, aperto anche la sera di Ferragosto, è disponibile gratuitamente un suggestivo strumento audio: un’‘audioguida multimodale’ (podcast) della Galleria Parmeggiani che si può ascoltare direttamente in Galleria o scaricare da internet sul proprio lettore audio.

La guida combina infatti due diverse modalità di fruizione: un’audioguida all’interno del museo destinata ai visitatori “reali” e un’applicazione multimediale destinata ai visitatori “virtuali” del web. I due strumenti sono integrati, in modo da avere rimandi interni dall’uno all’altro, che consentono di moltiplicare le possibilità di visita.

Ispirata alla formula dell’audiodocumentario, la guida si avvale di due voci narranti che mantengono il filo narrativo e di registrazioni realizzate nella stessa galleria o in altri luoghi con le testimonianze di visitatori eccellenti. Dal designer Denis Santachiara, all’architetto conservatore Marco Dezzi Bardeschi, allo scrittore Ermanno Cavazzoni, che insieme alle competenti descrizioni del direttore dei musei civici Elisabetta Farioli e del conservatore Attilio Marchesini costribuiscono a immergere il visitatore, reale o virtuale, in un’atmosfera piena di suggestioni.

L’ingresso alla galleria Parmeggiani e il noleggio delle audioguide sono gratuiti. Galleria Parmeggiani, Corso Cairoli 1, tel: 0522 451054  www.musei.re.it