La richiesta in aumento di interruzione di gravidanza in conseguenza alla crisi, e quindi alle scarse disponibilità economiche è notizia grave, e purtroppo contraria allo spirito stesso della legge 194, che afferma con decisione che il ricorso a questa pratica non può essere assolutamente parificato ad un metodo anticoncezionale.

Sottolineando il ruolo fondamentale sul fronte della difesa della vita e anche della dignità della donna come madre, delle associazioni cattoliche, e dei centri per la vita, spero che anche sul fronte dei consultori, i cui operatori sono persone competenti, e della cui professionalità non ho motivo di dubitare, ci sia un impegno simile, nel porre di fronte alla donna le alternative possibili. Questo è nello spirito e nella lettera della legge 194 troppo spesso usata come bandiera per difendere il diritto all’aborto, e troppo poco usata invece come legge che limita questo diritto, e che incentiva comportamenti che riducano l’interruzione di gravidanza all’extrema ratio. Una società accogliente, termini usati spesso negli ambienti politically correct, è soprattutto accogliente nei confronti della vita che nasce.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)