Per quanto riguarda le polemiche fatte a mezzo stampa dal consigliere comunale e provinciale della Lega, Francesca Carlotti – ci dice Alberto Caprari, sindaco del Comune di Castellarano – sui costi della passerella ciclo-pedonale sul Secchia, voglio sottolineare come, per gli enti locali, la spesa sia rimasta sempre quella stabilita in fase progettuale.

Vi spiego perché sia costato di più rispetto al progetto iniziale: inizialmente l’accordo tra gli enti è stato sottoscritto sulla base di un progetto preliminare che si era dato l’obiettivo di realizzare una passerella che collegasse le due sponde nel modo più semplice e tecnicamente possibile. L’importo era appunto di circa 650 mila euro.

Successivamente l’autorità idraulica competente per il Secchia, quando si è proceduto alla progettazione definitiva, ha chiesto di avere un “franco” (altezza) maggiore dal ponte alla superficie dell’acqua per maggiore sicurezza in caso di piene, e una “luce” (distanza) maggiore tra i piloni di sostegno e questo ha comportato, nei fatti, una rivisitazione sostanziale del progetto che ne ha cambiato la lunghezza (quasi raddoppiata) e la tecnologia costruttiva della struttura e quindi anche i costi.

Il maggior impegno economico, siccome l’accordo tra tutti gli enti era già stato sottoscritto, è stato spalmato tra le Province di Modena e Reggio e la Fondazione Cassa di Risparmio, già partner del progetto più complessivo di riqualificazione del percorso fluviale del Secchia.

Sulla necessità di realizzare un ponte automobilistico di collegamento tra le due sponde, ricordo al consigliere Carlotti che sono 10 anni che il sindaco di Castellarano si batte per questa ipotesi e lo dimostra il fatto che, attraverso l’accordo che ha previsto la suddivisione dei costi della passerella ciclo-pedonale, era stato assunto un impegno da parte di tutti gli Enti, di dare opera a uno studio di fattibilità per un ponte di collegamento riservato alle auto.

Sia dalla precedente che dall’attuale amministrazione di Sassuolo, della stessa parte politica della Carlotti, non è mai arrivata la disponibilità a parlare seriamente di questa possibilità.

Su impulso del Comune di Castellarano, e non della Lega, la Provincia ha previsto nel PTCP la promozione di un accordo tra gli Enti interessati per la realizzazione di uno studio che definisca le opere di collegamento (ponti) da realizzarsi lungo l’asta del Secchia, anche nel territorio di Castellarano.

Dopo di che risulta sconcertante come un consigliere comunale e provinciale, che ha ambizioni di amministratore, possa pensare che con l’equivalente dei soldi spesi per la realizzazione del ciclo-pedonale si possa realizzare un ponte veicolare che, presumibilmente, può avere costi oltre 20 volte superiori.

Da notare, per altro, che se fosse stato per il consigliere Carlotti, tutti gli interventi realizzati a Tressano, oltre a tutti gli altri sull’intero territorio, non si sarebbero mai fatti visto che ha sempre votato in modo contrario ad ogni proposta dell’Amministrazione Comunale. Se abbiamo le scuole, le rotonde, i centri civici, i parchi, gli impianti sportivi, è perché questa Amministrazione li ha fortemente voluti, nonostante il parere costantemente contrario dell’opposizione.

Per inciso, il ponte collega il Comune di Casalgrande a Sassuolo e non Castellarano ed è grave che non si conosca nemmeno il proprio territorio.