A Carpi, con molte difficoltà, ma anche con qualche successo, Aimag procede nella raccolta differenziata porta a porta, e punta in breve tempo a raggiungere il 75% del totale. A Modena e in buona parte della provincia invece si fa decisamente più fatica. Carpi è già al 56%, le aree coperte da Hera hanno da poco superato il 50%.

Dove sta la differenza? Viene il dubbio che possa essere nell’essere o meno proprietari di un inceneritore. I grossi investimenti di Hera per la quarta linea dovranno in qualche modo essere ammortizzati, dunque quale incentivo a differenziare? Meglio incenerire!

E perché gli azionisti, ovvero gli enti locali, non dicono nulla? Perché anche quest’anno Hera ha magnificato i suoi attivi di bilancio, su tutti i fronti: dunque con le casse vuote, meglio incassare in dividendo previsto, e fare silenzio.

Intanto la raccolta differenziata cresce con una lentezza esasperante (alla faccia degli incontri sulla Green Economy del PD), le bollette del gas aumentano, ma a difendere gli interessi dei cittadini non c’è nessuno, neanche coloro eletti proprio da quegli stessi cittadini.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)