Coltivare un orto scolastico, promuovere il consumo di frutta e verdura, preparare merende salutari, visitare un museo e trascorrere una giornata in un’azienda agricola alla scoperta di come nasce il cibo . Sono alcuni esempi di iniziative che si possono realizzare nell’ambito di percorsi di educazione alimentare da svolgere nelle scuole, dai nidi alle superiori, e per i quali si possono ottenere fino a 5 mila euro di contributi. Lo prevede il bando della Provincia di Modena che verrà illustrato agli insegnanti giovedì 9 settembre (ore 10,30, sala riunioni dell’assessorato all’Agricoltura, 7° piano di via Rainusso 144) e che è già consultabile sul sito www.agrimodena.it.

Le domande potranno essere presentate da mercoledì 15 settembre e fino al 29 ottobre per progetti da realizzare nel corso dell’anno scolastico. La graduatoria verrà definita nel giro di alcune settimane: è ammesso un solo progetto per scuola e deve essere previsto il coinvolgimento di almeno una fattoria didattica.

«E’ il secondo anno – spiega l’assessore provinciale all’Agricoltura Giandomenico Tomei – che proponiamo la formula del bando per proporre nelle scuole attività di educazione alimentare rivolte agli studenti, ma anche a insegnanti e genitori. Una sana alimentazione accompagnata da un corretto stile di vita, infatti, è fondamentale per assicurare salute e benessere a grandi e piccoli. E lo scorso anno – aggiunge Tomei – i progetti ammessi al finanziamento sono stati 36, con oltre 75 mila euro di contributi e circa novemila studenti impegnati, in prevalenza di elementari e materne. Trenta le fattorie didattiche coinvolte attivamente».

Tra le priorità indicate per l’assegnazione dei punteggi che definiranno la graduatoria c’è l’integrazione con i temi prioritari indicati dalla Regione (la promozione del consumo di frutta, ortaggi e della dieta mediterranea; l’orto a scuola); il numero delle classi impegnate e il grado di compartecipazione finanziaria della scuola; il coinvolgimento nella progettazione di fattorie didattiche, musei e mostre di settore; la continuità con progetti precedenti. Sono previsti controlli sull’utilizzo dei contributi e valutazioni sull’efficacia del percorso realizzato e della collaborazione con le fattorie didattiche, i musei e le mostre.