E’ stato presentato questa mattina in Camera di Commercio, un album promosso dalla Confederazione Italiana Agricoltori di Reggio Emilia con il contributo della stessa Camera di Commercio, il cui contenuto è davvero speciale: i bambini, in particolare dai 4 ai 6 anni, ai quali è rivolta la pubblicazione potranno, incollando le figurine e tranquillamente giocando, capire il percorso che accompagna i più importanti prodotti della nostra terra.

A presentarlo erano per la Cia il presidente Ivan Bertolini, il direttore Annamaria Mora ed il responsabile delle iniziative economiche Giorgio Davoli, per la Camera di Commercio il Segretario generale dott.sa Alessandra Stagni, inoltre, il vice presidente della Provincia Pierluigi Saccardi, Roberto Prampolini coordinatore della sede di Reggio di Dinamica che ha fornito con Temporeggiano la consulenza per la strutturazione della pubblicazione.

Un vero e proprio album delle figurine, da incollare seguendo il percorso dei prodotti reggiani, nelle intenzioni partendo anche dalla visita ad una fattoria didattica dove il percorso è concretamente visibile: il grano che diventa pane e pasta ma anche chizze, gnocco ed erbazzone, il latte, che diventa formaggio, burro, yogurt ed anche gelato; il percorso che accompagna gli animali che diventano le carni, gli insaccati e i salumi; il percorso dell’uva che diventa vino e aceto; il percorso della frutta e verdura che diventano delle buone marmellate, del buon miele ecc.. In definitiva si possono conoscere i tanti prodotti della nostra terra, imparando dove nascono e come fanno ad arrivare sulla nostra tavola.

Infine, una pagina insegna a distinguere le stagioni in cui crescono e si possono mangiare i vari tipi di frutta e verdure.

Varie ricerche nel tempo ed anche una recente, evidenziano, come i bambini facciano fatica a collegare le cose, i prodotti che mangiano rispetto alla loro origine nei campi e negli allevamenti, dando risposte come “il latte lo fa la Coop”, le uova vengono dal supermercato. L’album ora presentato ha lo scopo di riportare i nostri bambini ad un rapporto più vero con la realtà dell’agricoltura e della natura, l’ambiente ed il paesaggio.

L’esperienza ha portato la Cia a considerare che fare delle adeguate campagne d’informazione per educare, accompagnate anche dall’assaggio di nostre produzioni tipiche DOP e IGP: Parmigiano Reggiano, prosciutto di Parma, salumi, miele, confetture, pecorino delle nostre montagne, serve a far conoscere le nostre peculiarità e contemporaneamente anche il nostro territorio, ricco di specialità e di produzioni tipiche. E’ diventato indispensabile sviluppare l’educazione e fare conoscere il valore dei prodotti dei nostri territori e dei nostri prodotti tipici. In particolare partendo proprio dalle giovanissime generazioni: fare conoscere i sapori e gli odori, scoprire la natura, arricchisce la cultura e il sapere dei nostri bimbi, facendogli scoprire i cicli produttivi e sapere quanto sia importante al di là delle macchine, l’impegno e la professionalità che ci mettono i nostri agricoltori.

La pubblicazione è rivolta ai bambini dai 4 ai 6 anni, perciò all’ultimo anno delle scuole dell’infanzia ed ai primi delle elementari, è stata “tirata” in 5mila copie ed è stata prodotta per le Fattorie didattiche aderenti alla Cia reggiana che si dedicano particolarmente all’educazione alimentare, che sono indicate in penultima pagina e sono otto dalla Bassa pianura all’Appennino, sarà fornita però anche alle scuole che siano interessate ad averla, e già diverse richieste sono pervenute. E’ già in distribuzione al pubblico negli stand Cia a FestaReggio e lo sarà anche in altre iniziative e mercatini dei prodotti locali cui partecipano le aziende associate alla Cia di Reggio Emilia.

Le Fattorie didattiche sono una realtà molto attiva in provincia di Reggio Emilia, dove operano 35 di queste aziende, debitamente formate ed autorizzate dalla Regione e sottoposte al controllo della Provincia; iniziata nel 1999 con solo 22 gruppi e classi in visita, la loro attività si è molto sviluppata e negli ultimi anni si è stabilizzata intorno a 950 gruppi e classi in visita nel corso dell’anno scolastico, per un totale annuo che si aggira sui 20mila bambini che imparano a conoscere la campagna.