Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 9 settembre, la prima dopo le vacanze estive, si è proceduto alla surroga di due consiglieri dimissionari: Stefania Gasparini ha lasciato infatti il suo incarico per motivi di lavoro e al suo posto siederà ora tra i banchi del gruppo del Partito Democratico Bruno Pompeo. Massimo Pollastri, anch’egli per motivi di lavoro, ha comunicato che non sarà più membro dell’assemblea in rappresentanza della Lega nord Padania: al suo posto è entrato in Consiglio Euro Cattini.

Bruno Pompeo è nato a Gesualdo (AV): 48 anni, è imprenditore nel settore tessile da molti anni, impegnato nell’associazione di categoria Lapam-Confartigianato, con incarichi nei consigli direttivi a livello regionale e nazionale. Già ha svolto il ruolo di Consigliere comunale dal 1999 al 2004 nel gruppo dei Democratici, poi Margherita.

Euro Cattini è nato a Carpi 60 anni fa: dal 1972 esercita la professione di odontotecnico, poi artigiano e nel 1992 si è laureato in Medicina e Chirurgia. Svolge oggi attività di libero professionista nel settore odontoiatrico.

L’assessore ai Lavori pubblici Carmelo Alberto D’Addese ha nel corso della seduta letto poi una breve comunicazione relativa alla vicenda degli alberi di via Focherini, che molto ha fatto discutere nei mesi scorsi la città. “Facendo seguito agli incontri avuti con la Consulta Ambiente, con i residenti della via e tenendo corso delle considerazioni emerse nel corso dell’assemblea di via Due Ponti e delle richieste dei colleghi consiglieri gli uffici stanno elaborando un tracciato che consenta il mantenimento delle alberature esistenti sul tratto di via Focherini relativamente al progetto della pista ciclabile di via Due Ponti e che appena pronto sarà presentato ai residenti, alla Consulta Ambiente e al Consiglio comunale”. A domanda precisa D’Addese ha poi confermato l’impegno dell’amministrazione comunale affinchè gli alberi non siano tagliati, e che questo tracciato alternativo dovrebbe approdare in aula “presto, entro il mese di ottobre”.

Approvato all’unanimità un ordine del giorno di solidarietà con Sakineh

Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 9 settembre è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno di solidarietà con Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana di 43 anni condannata per adulterio nel 2006, sottoposta a fustigazione e in attesa di essere lapidata, dopo aver subìto un processo arbitrario e in contrasto con i più elementari diritti della persona. Il documento, presentato in aula dalla consigliera Pd Daniela Depietri e sottoscritto anche dal Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi, dalla vice Presidente Antonietta Baggio e dai Capigruppo consiliari, ricorda che le imputazioni sollevate “contro Sakineh Mohammadi Ashtiani sono in contrasto con i più elementari diritti alla base della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che condanna pratiche come la schiavitù e la tortura. Tra i paesi islamici solo in Iran ed Arabia Saudita esistono queste forme di punizione; Sakineh è oggi il simbolo della difesa della dignità e dei diritti delle donne nel mondo. Donne senza voce condannate a morte o a subire violenze, fustigazioni e detenzione, alle quali deve giungere la nostra solidarietà e vicinanza e la protesta della comunità internazionale”. Il documento continua sottolineando che, “appreso con sollievo della notizia recente della sospensione della pena e della revisione del processo, si ritiene comunque che la sospensione della pena e la revisione del processo, da ricondurre plausibilmente alla mobilitazione dell’opinione pubblica e alla pressione internazionale, non evita il rischio che Sakineh Mohammadi Ashtiani venga condannata a questa crudele e incivile pena”. L’ordine del giorno chiede infine al Governo italiano e alla comunità europea “di proseguire e intensificare l’azione di protesta e di solidarietà a Sakineh e a tutte le donne che nel mondo sono vittime di pene crudeli e inumane, per porre fine a pratiche barbare, indegne di ogni forma di democrazia” impegnando la Giunta e il Consiglio comunale “ad aderire all’appello di Amnesty International per la salvezza e la liberazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani e a far pervenire al Governo iraniano, attraverso l’Ambasciata in Italia, la propria convinta opposizione verso l’applicazione di pene in contrasto coi diritti inviolabili di ogni persona”.

All’inizio della seduta del Consiglio comunale era stato poi ricordato il Sindaco di Pollica Angelo Vassallo, ucciso nei giorni scorsi. Il Presidente Giovanni Taurasi ha invitato i presenti ad un minuto di silenzio per esprimere il cordoglio in primo luogo alla famiglia “e la solidarietà alla nostra comunità e a tutti gli amministratori che come Vassallo sono in prima linea nella difesa della legalità e contro criminalità e tutte le mafie”.

Discusse due interrogazioni su attraversamenti pedonali e partita Pianura-Carpi

Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 9 settembre sono state discusse diverse interrogazioni: una di queste, presentata da Paolo Gelli (Pd), riguardava gli attraversamenti pedonali nelle strade a forte scorrimento.

“Premesso che in alcune strade a forte scorrimento – ha chiesto Gelli – i veicoli superano frequentemente le velocità massime consentite, violando gravemente il Codice della strada come si è verificato, purtroppo, anche nei recenti casi di cronaca (incidenti mortali in via Bollitora Interna e in via Mulini Interna); che esistono in queste strade attraversamenti pedonali che sono a forte criticità, soprattutto nei casi come quelli citati, dove le strade sono inserite o sono limitrofe ad aree residenziali; che in particolare l’attraversamento di via Mulini Interna è un punto critico e pericoloso per la vicinanza con la rotatoria e la frequenza e la velocità dei veicoli che la percorrono si chiede quali siano gli interventi sulla viabilità in programma da parte dell’amministrazione per garantire la sicurezza dei pedoni negli attraversamenti situati in punti critici. In particolare nel caso di via Mulini Interna, anche in base alle richieste dei residenti, quali siano le misure che si prevede di adottare allo scopo di garantire la sicurezza di quell’attraversamento pedonale”.

Ha risposto a Gelli l’assessore a Mobilità e Traffico Carmelo Alberto D’Addese, sottolineando che “allo scopo di garantire maggiore sicurezza ai pedoni e agli attraversamenti pedonali il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), in corso di approvazione, prevede interventi specifici sulle strade identificate come Strade di scorrimento, oltre alle attività quotidiane di monitoraggio dell’Ufficio Traffico e relativi interventi stabiliti dalla Commissione Viabilità e Traffico. La classifica funzionale delle strade nel PGTU prevede che gli attraversamenti pedonali con la tipologia prima citata vengano garantiti da sovrappassi, sottopassi e impianti semaforici a chiamata. Questo in base alle incidentalità e alle pericolosità emerse. Per quanto riguarda via Mulini Interna i dati dell’Ufficio Infortunistica Stradale del Comando di Polizia municipale dal 2003 registrano 5 incidenti. Il recente incidente mortale, secondo quanto comunicato dall’Ufficio, è stato caratterizzato da un investimento sulle strisce pedonali sul quale sono ancora in corso le indagini. Infine si ricorda che attualmente l’Ufficio Viabilità e Traffico, in attesa che il PGTU venga approvato, applica già le normative vigenti in termine di sicurezza nazionali ed europee, come dimostrano anche i recenti interventi sia su via Lama all’incrocio con via Sigonio che su via Cattani all’altezza dell’attraversamento pedonale posto su via Colombo”. Paolo Gelli si è detto soddisfatto della risposta dell’assessore e del fatto che il PGTU presti attenzione a queste problematiche, sottolineando l’importanza dell’opera di sensibilizzazione portata avanti dalla Polizia municipale.

Argio Alboresi, capogruppo della Lega nord Padania, ha poi presentato una propria interrogazione riguardante la partita Pianura-Carpi del 20 giugno scorso, nel corso della quale la squadra biancorossa ha “subito offesa e intimidazione. Come l’amministrazione intende tutelare la compagine che rappresenta la città?”. D’Addese ha replicato ricordando che la partita, “a parte il risultato rocambolesco a favore del Pianura di 8 a 2, che ribaltava il 5 a 0 conquistato in casa dalla nostra squadra, è stata caratterizzata da un clima di tensione vissuto da tutti i presenti che coinvolse giocatori, dirigenti e tifosi, come testimoniano i vari articoli apparsi sulla stampa. La posta in palio prevedeva la possibilità di promozione nella Seconda Divisione di Lega Pro, ma negli ambienti circolavano già da allora la notizia di tante squadre a rischio di fallimento e quindi la possibilità di essere ripescate per la promozione, aspetto quest’ultimo che rende ancora più incomprensibile quanto accaduto. La sicurezza, nel corso delle partite di calcio, è garantita dalla Polizia, che coordina con le altre forze dell’ordine la vigilanza necessaria, stabilendo anche con sopralluoghi specifici sui campi interventi che rendano più sicure le infrastrutture. Per quanto riguarda invece ciò che avviene in campo i controlli sono demandati alla terna arbitrale e agli ispettori della Federazione. Per lo Stadio Cabassi la nostra amministrazione ha sempre garantito gli interventi infrastrutturali necessari, collaborando con le forze dell’ordine per garantire la migliore fruibilità e sicurezza ai tifosi locali e agli ospiti. L’amministrazione comunale – ha concluso – nell’applicare quanto disposto dalla Prefettura ha chiesto che tali norme vengano garantite allo stesso modo su tutto il territorio nazionale a tutela della sicurezza dei nostri tifosi e della squadra che ci rappresenta”. Alboresi ha ricordato in sede di controreplica che l’amministrazione comunale doveva invece prendere una posizione ferma su quanto avvenuto e non accettare supinamente il fatto. “La risposta dell’assessore non mi soddisfa, doveva essere il Comune in quanto rappresentante dei cittadini a stigmatizzare il comportamento di Pianura”.

Muro Balena blu, l’assessore Tosi ha risposto a Lorenzo Paluan (Carpi a 5 stelle-Rc)

Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 9 settembre l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi ha replicato ad una interrogazione di Lorenzo Paluan (Carpi a 5 Stelle-Rc) sulla scuola Balena blu.

“Visti i risultati esteticamente discutibili dal punto di vista architettonico e di impatto visivo del muro perimetrale che delimita il confine sud del centro per l’infanzia Balena Blu e la petizione on-line dove diversi cittadini chiedono la revisione dell’opera – si legge nel testo presentato da Paluan – si chiede se la costruzione del muro in cemento fosse l’unica soluzione tecnica possibile per rispondere alle osservazioni dell’Arpa in materia di barriere antirumore; in quali atti amministrativi fosse contenuto il disegno di tale manufatto e se fosse compreso nei progetti originari presentati come allegati alla delibera sopra citata, ovvero se ai consiglieri comunali sia mai stato presentato in sede istituzionale il progetto della soluzione adottata; se il Comune possa e intenda intervenire per fare adottare al costruttore soluzioni alternative più in armonia con il paesaggio circostante e le funzionalità dell’edificio”. In un successiva integrazione all’interrogazione Paluan ha poi domandato se il manufatto in questione “fosse in linea con le norme del Regolamento edilizio e se siano state eseguite prove relative all’inquinamento acustico all’interno dell’area del Centro per l’infanzia Balena blu, prima e dopo la costruzione del muro e con quali risultati”.

“La sua interrogazione – ha risposto l’assessore Tosi – mi dà l’occasione di poter fare alcune considerazione e precisazioni su una vicenda che credo abbia avuto una rilevanza nella discussione che ha superato alcuni limiti, e questa è mia personale opinione, perché sembrava dai commenti rilasciati da autorevoli esponenti delle opposizioni che stessimo discutendo della installazione del muro che divide i territori occupati da Israele ai palestinesi. Il muro della Balena blu è sicuramente un intervento che si fa notare sia per le sue caratteristiche sia per le sue dimensioni, e sono comprensibili le critiche a questa opera, non ancora ultimata. E’ bene credo però fare un po’ di storia sui diversi passaggi che hanno portato alla realizzazione di questa scuola. La Balena blu trova la sua collocazione attuale in quella zona dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale, nel luglio del 2008, di una Variante al comparto. Questa delibera è stata approvata con i voti favorevoli di Partito Democratico, Sinistra Democratica, PdCI, Udeur, Forza Italia, PL, La Tua Carpi, An, Lega Nord, Gruppo Consiliare Indipendente, e con il voto contrario di PRC. Quindi alle critiche sulle programmazione urbanistica è facile rispondere che in questo caso, questa è stata condivisa dalla quasi totalità del Consiglio, e qui mi scuserete il fuori tema, ma leggere sui giornali le dichiarazioni come quelle in cui si afferma ‘che ci siamo fidati troppo’ o peggio ‘pretenderemo spiegazioni nero su bianco’, mi fannodire che l’approvazione della Variante urbanistica approvata dal Consiglio il 17 luglio 2008 non è stata scritta sulla sabbia ma è un documento ufficiale, che alle osservazioni di carattere ambientale contenute nel parere rilasciato dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente propone le seguenti modifiche alla Variante al Piano particolareggiato: al fine di aumentare la dotazione di verde a servizio del Centro infanzia è stato proposto di eliminare la sottostrada di servizio alla struttura stessa e prevista la collocazione di parte dei parcheggi pubblici nella zona nord del lotto: in questo modo il verde attrezzato a servizio del centro infanzia aumenterà di ulteriori 975 mq.; in sede di predisposizione degli elaborati esecutivi del Centro infanzia ed a seguito dell’aumento di verde in dotazione alla struttura nella predisposizione della relazione sul clima acustico verranno riviste e previste specifiche barriere antirumore in grado di riportare i valori acustici entro i limiti di legge; preso atto che la non idoneità del luogo è stata formulata dall’Arpa, basando il proprio parere su parametri dimensionali errati, come peraltro confermato dalla stessa nel proporre specifica rettifica, si ritiene di confermare la collocazione della struttura nel luogo previsto dalla Variante al Piano particolareggiato considerato che tale scelta rientra in un progetto più ampio di individuazione di un polo scolastico. Venendo al muro incriminato la realizzazione di quest’opera rientra nelle prescrizioni di Arpa motivate per limitare i possibili sforamenti dei livelli di rumorosità; questo manufatto produrrà sicuramente un maggiore benessere dal punto di vista della tranquillità per i frequentatori del plesso scolastico. Il muro è solo una parte dell’intervento, infatti mancano tutte le opere di mitigazione e mascheramento: quindi aspetterei la conclusione dei lavori prima di valutarne la sua qualità. Mi sembra poi che l’opera in sè si integrerà perfettamente con il paesaggio circostante. L’impegno che possiamo assumerci è quello di verificare l’efficacia di queste opere di mitigazione e mascheramento ed eventualmente, se fossero poco efficaci, chiederne delle aggiuntive. Voglio però sottolineare che il muro è la diretta conseguenza della applicazione di vincolanti prescrizioni di Arpa, dettate quindi dalla volontà di garantire e rispettare norme e leggi in materia, che è interesse credo non solo dell’Agenzia e di questa amministrazione preservare, ma delle stesse famiglie dei frequentatori. Infatti è bene dire al Consiglio che la settimana scorsa si è svolta la consueta assemblea di presentazione dell’anno scolastico ed in quella occasione i genitori dei bambini della Balena blu hanno apprezzato non solo la scuola ma il manufatto incriminato. La scelta del muro è stata dettata immaginiamo dalla volontà di realizzare un’opera che potesse avere le performance acustiche tali dal poter garantire le prescrizioni di Arpa. Il Consiglio comunale come la Giunta ha discusso ed approvato la Variante urbanistica e controdedotto alle osservazioni che sono giunte, quindi in sintesi il Consiglio ha approvato la collocazione dell’intervento all’interno del comparto, ed insieme a questi ha ridefinito alcuni confini, i carichi urbanistici e i massimi ingombri; poi il progetto è passato per i canali dei permessi di costruire, quindi il progetto esecutivo è passato al vaglio degli organismi preposti, Vigili del fuoco, Arpa, Usl, Commissione qualità architettonica, ecc. Non è compito nè del Consiglio nè della Giunta di entrare nella progettazione dei singoli interveti dei privati. Infine questo manufatto – ha concluso – non rientra in quello che il Regolamento edilizio definisce ‘recinzioni’ perché come avrà notato il consigliere Paluan non stiamo parlando di un muro perimetrale che circonda l’intera struttura ma di una barriera antirumore, e per la città avrà di certo visto barriere antirumore ben più alte di 2.20 metri”.

Lorenzo Paluan ha controreplicato brevemente all’assessore Tosi sottolineando come il problema a questo punto sembra essere stata allora la scelta di insediare una scuola in una strada come via Tre Ponti, via trafficata e che lo sarà sempre di più in futuro come porta di accesso a Cibeno est.