“Ho pagato dei killer e ho assistito alla sua morte”. Con queste parole L.D.N., 61 anni, ha confessato l’omicidio del marito Eliseo David, di 71 anni, trovato morto ieri narcotizzato e soffocato nel letto della sua villa di Conegliano (Treviso).

Come ha rivelato all’Adnkronos Riccardo Tumminia, capo della Squadra Mobile di Treviso, la donna che ha inizialmente simulato una rapina, “è crollata ieri sera dopo un interrogatorio durato più di 17 ore. Insieme a lei sono stati arrestati tre uomini: I.M., un conoscente della donna, G.G. e M.D.G., che avevano il compito di far sparire le tracce e riciclare gli oggetti di valore portati via per simulare una rapina”. Il movente più probabile, sembra essere quello “di natura economica. La donna voleva ereditare il patrimonio del marito, un imprenditore in pensione”.

“Siamo molto soddisfatti di aver risolto il caso in 24 ore – ha spiegato ancora Tumminia – perché partivamo da un contesto operativo molto difficile. La polizia era stata chiamata per una rapina, fra l’altro inscenata molto bene. La casa era a soqquadro, orologi e oggetti d’oro erano stati portati via e la donna si era fatta imbavagliare e legare mani e piedi. A slegarla è stata la figlia, che poi ha chiamato il 113”. Il capo della mobile di Treviso ha sottolineato come, in un primo momento, la donna sia apparsa “molto convincente, perfino risentita per il fatto che la Polizia continuasse a farle delle domande invece di andare a cercare i presunti rapinatori”. Con il passare delle ore, tuttavia, nelle parole della donna hanno prevalso “contraddizioni e incongruenze logiche, fino alla confessione”.

Fonte: Adnkronos