Entro il mese di ottobre la Circoscrizione 3, in stretta collaborazione con la Polizia municipale, attiverà sul proprio territorio alcuni punti di ascolto, gestiti da volontari, a cui i cittadini potranno segnalare situazioni sospette di microcriminalità, episodi di vandalismo e comportanti anti sociali che compromettono la vivibilità della zona. Agli stessi sportelli ci si potrà rivolgere per richiedere piccoli interventi di manutenzione a strade, verde e illuminazione pubblica o per segnalare la presenza di rifiuti abbandonati.

Per prevenire situazioni di degrado urbano e migliorare la vivibilità del quartiere, il presidente della Circoscrizione Buon Pastore Sant Agnese e San Damaso, Loris Bertacchini, ha pensato di chiedere la collaborazione dei cittadini e in particolare ai pensionati, che saranno impegnati agli sportelli. “Diamoci una mano: insieme per sentirsi più sicuri” è infatti il nome del nuovo servizio, regolamentato da un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Circoscrizione 3 e dall’assessorato alla Qualità e sicurezza della città del Comune di Modena, con i sindacati dei pensionati e il Centro sociale anziani e orti Buon Pastore. L’iniziativa rientra nell’ambito degli interventi per migliorare la sicurezza in città, previsti dal Piano della sicurezza presentato dall’assessore Antonino Marino e approvato dal Consiglio comunale lo scorso maggio.

“Diamoci una mano – spiega il presidente della Circoscrizione 3 – vuole mantenere un canale aperto tra i cittadini che assistono a disfunzioni o vengono a conoscenza di problemi, con chi è preposto a risolverli e allo stesso tempo offre, in particolare agli anziani, la possibilità di sentirsi più partecipi alla vita della città. Il progetto intende valorizzare i volontari, che svolgono una funzione spontanea e raccolgono segnalazioni per assicurare un controllo naturale del territorio effettuato dalla comunità. Inoltre – conclude Bertacchini – dimostra ancora una volta l’importante ruolo delle Circoscrizioni nel rafforzare il dialogo tra cittadini e istituzioni e non fa che confermare l’errore che si commetterebbe nell’abolirle”. Fondamentale è il supporto della Polizia municipale che, attraverso incontri formativi, preparerà i volontari, insegnando loro ad individuare le insidie che si nascondono dietro a comportamenti scorretti e gli strumenti a disposizione del cittadino per difendersi. Una volta attivati, i punti di ascolto manterranno un rapporto diretto e costante con la Polizia municipale, in particolare con il nucleo di prossimità. All’iniziativa collabora anche Hera che si farà promotrice di incontri di formazione volti a prevenire le truffe da parte di finti tecnici.