“In merito ad alcune notizie pubblicate il 27.09.2010 da alcuni organi di stampa sull’assenza del Poliziotto di Quartiere in zona “Gramsci – Attiraglio”, si rappresenta che questa Questura continua a garantire il regolare servizio nelle due zone cittadine stabilite dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica (tra le quali rientrano le due summenzionate strade), con l’impiego del medesimo personale rimasto inalterato nel tempo”. “Recenti interventi di cui si è data notizia a mezzo stampa – continua la nota della Questura –  confermano la piena operatività del dispositivo di prevenzione e controllo. La Polizia di Stato, con i suoi Poliziotti di quartiere, vuole esaltare il concetto di “prossimità”, un modo di pensare e di operare delle forze di polizia orientato verso le esigenze della gente, fondato su un lavoro comune, finalizzato ad ottimizzare, in dimensione territoriale, il grado di sicurezza e di ordine pubblico attraverso una migliore conoscenza reciproca, una concertazione e una corresponsabilizzazione fra poliziotto e cittadino. Tra le molteplici e specifiche iniziative che caratterizzano e danno attuazione alla “filosofia di prossimità”, “Il poliziotto di quartiere” è quella che meglio esprime questo nuovo modo di intendere l’attività di “servizio” di polizia.Lo slogan di sempre che ha orientato tale servizio e che si conferma in questo 29 settembre 2010 (Festa di San Michele Arcangelo – protettore della Polizia di Stato) è “vicini alla gente e capaci di percepirne i bisogni”. Dotati di pistola ma anche di computer palmare e telefono cellulare per rispondere in tempo reale alle richieste dei cittadini. I poliziotti di quartiere operano, ormai già da qualche tempo, vigilando sulla città e sulla sicurezza dei quartieri e della gente”.

Chi è il Poliziotto di quartiere? Una figura familiare e rassicurante che va ad affiancarsi alle volanti, alle pattuglie a cavallo, a quelle in moto e alle squadre investigative, istituita per garantire sicurezza e tranquillità ai cittadini e impegnata anche in comuni più piccoli. Un amico a cui rivolgersi con fiducia, che si incontra quotidianamente passeggiando sotto casa, un volto familiare.

Cosa fa? Integrato perfettamente nella vita della tua zona, vigila, ascolta, partecipa. E’ in grado di affrontare con determinazione ogni tua esigenza e rispondere concretamente ai piccoli e grandi problemi con cui ti scontri quotidianamente. Sempre pronto ad ascoltarti con attenzione e con il sorriso sulle labbra per poi indicarti correttamente le soluzioni più rapide ed efficaci ai quesiti di tutti i giorni.

Perché? Perché è importante istituire una figura che, oltre alle funzioni di controllo e sorveglianza, sappia capire i problemi del tuo quartiere, ascoltare i tuoi consigli e risolvere le tue controversie. La tua collaborazione lo aiuterà a lavorare sempre meglio, perché se tu puoi avere bisogno di lui, sicuramente lui avrà bisogno di te: che del tuo quartiere sei l’anima.

Il Capo di Gabinettto della Questura di Modena