A Riolunato la strada provinciale 324 del passo delle Radici riapre giovedì 7 ottobre alle ore 12. Si stanno ultimando, infatti, i lavori di asfaltatura dell’arteria nel tratto, vicino al paese in direzione di Pievepelago, dove la Provincia di Modena ha realizzato una sorta di viadotto interrato su pali per superare una frana storica che minacciava la strada. All’apertura del tratto, chiuso dal mese di giugno, parteciperanno Egidio Pagani, assessore provinciale alle Infrastrutture, e il sindaco di Riolunato Giancarlo Cargioli.

«Abbiamo concluso un intervento particolarmente complesso – spiega Pagani – da realizzare, tra l’altro, in tempi molto stretti. I disagi per i cittadini ci sono stati ma non intervenire sarebbe stato peggio. Ora la strada è stata messa in sicurezza e la frana storica che minacciava la percorribilità di questa arteria non preoccupa più».

Anche il sindaco Cargioli esprime «soddisfazione per la conclusione dell’intervento che era assolutamente urgente perché si rischiava una chiusura della strada ben più lunga. In questi quattro mesi di chiusura il Comune e l’Atcm hanno allestito tutti i servizi per ridurre al minimo i disagi. Nonostante il ritardo nella conclusione dei lavori, è stato rispettato l’obiettivo di riaprire con ampio anticipo rispetto alla stagione invernale e consentire regolari collegamenti soprattutto con la Toscana».

I lavori della Provincia, infatti, sono terminati con un ritardo di un mese rispetto alle previsioni a causa del maltempo e in gran parte per le difficoltà, non prevedibili, riscontrate dagli operatori nelle trivellazioni per inserire nel sottosuolo le decine di pali che sostengono la struttura sulla frana.

Con la costruzione dell’opera, la Provincia ha risolto definitivamente il problema di una frana storica tenuta finora sotto controllo ma che negli ultimi mesi si era aggravata parecchio. Con un investimento di un milione di euro è stato realizzato una struttura interrata in cemento armato appoggiata su pali profondi 25 metri che consente di superare il fronte franoso di circa 60 metri, salvaguardando la sede stradale.