Il secondo trimestre del 2010 si è chiuso in Emilia Romagna con una nuova diminuzione delle vendite al dettaglio, che ha consolidato la fase negativa in atto dai primi tre mesi del 2008. Gli incassi sono diminuiti mediamente dell’1,0 per cento nei confronti dello stesso periodo del 2009, in misura tuttavia più contenuta rispetto al trend negativo del 2,5 per cento. I dati emergono dall’indagine congiunturale condotta da Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Confcommercio imprese per l’Italia Emilia Romagna su un campione rappresentativo di imprese operanti nel settore del commercio al dettaglio, che sta risentendo in modo evidente della crisi globale, con la frenata dei consumi delle famiglie. Sono state le imprese di minori dimensioni ad accusare i cali più sostenuti. Per la piccola e media distribuzione sono state registrate diminuzioni tendenziali pari rispettivamente al 3,6 e 2,1 per cento, che sono tuttavia apparse più leggere rispetto al trend dei dodici mesi precedenti. La grande distribuzione è cresciuta dello 0,9 per cento, confermando nella sostanza quanto emerso nei primi tre mesi. Al di là della moderata entità dell’aumento, resta una chiara inversione di tendenza, dopo il trend di basso profilo (-0,2 per cento).

Per quanto concerne le varie tipologie, sono continuate le difficoltà del commercio specializzato, nel quale è piu’ diffusa la piccola e media distribuzione, anche se in termini meno evidenti rispetto alla crescita media dei dodici mesi precedenti. Nell’ambito dei prodotti non alimentari è stata rilevata una diminuzione dell’1,9 per cento, molto più contenuta rispetto al trend negativo del 4,1 per cento. In questo ambito è da sottolineare la flessione, pari al 4,0 per cento, evidenziata dai prodotti dell’ abbigliamento e accessori, assai prossima al calo del 4,9 per cento riscontrato nei dodici mesi precedenti. Le vendite di prodotti alimentari sono scese del 2,1 per cento ed è da annotare il modesto miglioramento avvenuto nei confronti del trend (-2,7 per cento). Ipermercati, supermercati e grandi magazzini hanno registrato un incremento delle vendite pari all’1,5 per cento, coerente con la crescita della grande distribuzione. Rispetto al trend dei dodici mesi precedenti c’è stato un leggero miglioramento pari a circa mezzo punto percentuale.