Le designazioni di Comune e Provincia di Modena per la Fondazione Cassa di Risparmio sono un esempio di occupazione totalitaria del potere da parte degli stessi attraverso una scientifica lottizzazione delle varie componenti della maggioranza di sinistra.

Fra i quattro consiglieri indicati dal sindaco e i due dal presidente della provincia non c’è nessuna personalità riferibile a quella metà degli elettori che non si ritrovano nella sinistra.

Siamo di fronte all’ennesimo episodio che segnala la vera e propria “emergenza democratica” che contraddistingue la nostra realtà, ben diversa dal quadro nazionale dove dal Consiglio di amministrazione della Rai al Consiglio superiore della Magistratura gli spazi per le indicazioni dell’opposizione sono scrupolosamente rispettati.

Persino nelle indicazioni dei designati dal mondo del volontariato il sistema di voto è stato architettato in maniera tale che chi ha un voto in più si prende tutto, alla faccia delle qualità personali dei candidati!

Evidentemente, il Sindaco di Modena e il Presidente della Provincia fanno finta di non sapere che le risorse messe a disposizione dalla Fondazione non appartengono ai partiti della sinistra ma ai cittadini modenesi di tutti gli orientamenti politici che le alimentano attraverso i loro rapporti con le banche di riferimento.

(Carlo Giovanardi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio)