Riceviamo e pubblichiamo: Perché LA GIUNTA COMUNALE non delibera ancora sul registro comunale dei testamenti biologici ? Una petizione di cittadini nonantolani richiedenti l’istituzione del registro è già stata consegnata in comune fin dal mese d’Aprile, ma ad oggi ancora non è partita alcuna discussione in merito in ambito consiliare.

Questo utile strumento serve ad attuare il diritto dei cittadini stabilito dall’ art. 32 della costituzione, determinando con certezza quali sono le proprie volontà riguardo la decisione sui trattamenti sanitari cui si desidera o meno essere sottoposti in caso di malattia invalidante o terminale, stato di coma o vegetativo, senza dover ricorre a difficoltose ed a volte contrastate ricostruzioni da parte di familiari ed amici (ricordiamo il penoso caso di Eluana Englaro).

Esso è stato già approvato in molte città italiane e in vari comuni della provincia di Modena, a cominciare dal capoluogo.

E’ importante istituire al più presto il registro comunale dei testamenti biologici, sia per assicurare ai cittadini nonantolani un importante servizio (che tra l’ altro ha costi pressoché nulli), ma anche e soprattutto poiché è in via di definitiva APPROVAZIONE alla camera dei deputati (la discussione è prevista in dicembre) il disegno di Legge Calabrò, il quale pretenderebbe di fatto d’ abrogare questo diritto costituzionale delegando il potere decisionale ai medici . Un tale DDL scavalcherebbe le libertà individuali sancite dalla Costituzione, e sarebbe pertanto auspicabile, nel malaugurato caso d’approvazione, un intervento da parte della Corte costituzionale .

In ogni evenienza, per dare la possibilità ai cittadini d’ esprimere le proprie volontà, lo stilare e depositare in comune il proprio testamento biologico permetterà anche di fare valere in sede giudiziaria la volontà dei cittadini contro tale legge, ed eventualmente di facilitare l’impugnazione davanti alla Consulta delle norme della legge Calabrò

Ci auguriamo che l’ amministrazione di Nonantola non rimandi ulteriormente l’istituzione del registro dei TB , perché ulteriori ritardi potrebbero fare venire a mancare ai cittadini del nostro comune gli strumenti necessari per difendere il loro diritto all’ autodeterminazione terapeutica.

(Leonardo Broseghini – Primo firmatario della proposta di delibera di iniziativa popolare per l’ istituzione del registro dei testamenti biologici a Nonantola)