«L’ennesimo infortunio mortale sul lavoro è la riprova che la sicurezza deve essere l’obiettivo principale cui deve mirare l’organizzazione del lavoro in edilizia». Lo afferma il segretario provinciale del sindacato Filca-Cisl di Modena, Domenico Chiatto, che interviene sull’incidente accaduto ieri – venerdì 8 ottobre – presso la Titan di Finale Emilia. «Quanto successo ieri pone numerose domande, le stesse che ci ripetiamo ogni volta che un lavoratore perde la vita in cantiere. Quel giovane lavoratore era adeguatamente formato per i lavori in quota? Aveva partecipato ai corsi specifici per la prevenzione delle cadute dall’alto? Disponeva – continua Chiatto – dell’attrezzatura idonea per eseguire le operazioni in piena sicurezza»? Per la Filca tocca alla magistratura fornire risposte e non conforta sapere che il cantiere era appena stato ispezionato dall’Ausl. «Esistono leggi e norme severe, gli enti preposti effettuano controlli frequenti, eppure queste tragedie continuano a funestare l’edilizia. Per invertire la rotta – prosegue Chiatto – è indispensabile la partecipazione attiva dei lavoratori ai processi di sicurezza, una formazione sempre più capillare, la qualificazione degli imprenditori per l’accesso al settore. La forte concorrenza, infatti, spesso costringe le imprese ad aggiudicarsi i lavori con margini bassi che richiedono l’accelerazione dei ritmi di produzione e – conclude il segretario degli edili Cisl – il conseguente aumento dei rischi per chi lavora nei cantieri».