Il valore della dignità umana è tutelato dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e da alcune costituzioni di Stati europei (come, ad esempio, Germania e Svizzera). Il suo significato in quanto concetto giuridico costituisce l’argomento al centro di un convegno dal titolo “La dignità dell’Uomo: testo e contesto” promosso dalla Facoltà di Giurisprudenza, dal Dipartimento di Scienze Giuridiche e dalla Scuola di Dottorato in Scienze Giuridiche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

L’appuntamento giovedì 14 ottobre 2010 a partire dalle ore 9.30, presso l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza (v. San Geminiano, 3) a Modena. L’iniziativa organizzata dal prof. Francesco Belvisi, docente di Filosofia del diritto, e dal prof. Vincenzo Pacillo, docente di Diritto ecclesiastico presso l’Ateneo emiliano, porterà in città numerosi studiosi e giuristi italiani ed europei, che si confronteranno nell’ottica di una concretizzazione e applicazione del concetto negli ordinamenti giuridici europei.

“L’articolo 2 del Trattato di Lisbona – hanno dichiarato i proff. Francesco Belvisi e Vincenzo Pacillo – colloca il rispetto della dignità umana al primo posto tra i valori che fondano l’Unione europea, mentre i primi cinque articoli della sua Carta dei diritti fondamentali sono raccolti sotto il capo I, dedicato alla dignità. Pertanto, con l’entrata in vigore del Trattato, dal 1. dicembre 2009, la dignità è divenuto un concetto giuridico fondamentale anche per l’ordinamento giuridico italiano. A causa del significato complesso, il concetto di dignità umana si presenta come assai problematico sul piano della sua interpretazione ed applicazione nelle sentenze dei tribunali.”

Il Convegno, introdotto dai saluti della prof.ssa Maria Cecilia Fregni, Vice Preside della Facoltà di Giurisprudenza, del prof. Luigi Foffani, Direttore Dipartimento di Scienze giuridiche e del prof. Aljs Vignudelli, Direttore della Scuola di Dottorato in Scienze giuridiche, intende affrontare le questioni principali che si possono presentare sia sul piano filosofico con gli interventi di Javier Ansuategui, Paolo Becchi, Valerio Pocar, Kurt Seelmann, sia sul piano giurisdizionale, nei principali settori dell’ordinamento giuridico con riferimento alla libertà religiosa con Romeo Astorri, ai problemi bioetici con Giampaolo Azzoni e ai diritti del malato con Thomas Gutmann e alle questioni di genere con Cristina Garcia Pascual.

L’iniziativa ha ottenuto il riconoscimento di quattro crediti formativi dall’Ordine Forense di Modena.