La vocazione interdisciplinare dei Linguaggi delle arti, nell’ambito delle attività collaterali di Grandezze & Meraviglie festival di musica antica, si esprime quest’anno nei temi messi a fuoco dagli interventi. L’idea generale a cui i curatori, Enrico Bellei e Sonia Cavicchioli si sono ispirati nel definire il programma degli incontri è quella del viaggio: ma non si intende parlare di spostamenti ‘turistici; si inizia infatti mercoledì 13 ottobre, presso l’Ex Ospedale Sant’Agostino alle ore 21, con un intervento di Roberta Iotti sui viaggi senza ritorno e politicamente importantissimi: quelli delle spose aristocratiche dalla corte di nascita a quella del marito, in particolare Lucrezia Borgia e Laura Martinozzi.

Il viaggio nuziale di Lucrezia Borgia da Roma a Ferrara si prolungò dal 6 gennaio all’1 febbraio 1502, e le varie tappe nelle capitali degli stati italici, che accolsero e omaggiarono sontuosamente la sposa, furono cariche di significati politici e diplomatici, come dimostra lo “spinoso” caso di Urbino e dei Montefeltro. Nel contempo ella portava con sé una dote ricca non solo di denari e di gioielli ma in primis della ratifica all’investitura pontificia del vicariato ducale concessa da papa Alessandro VI Borgia a Ercole I d’Este, all’erede Alfonso e ai discendenti di Alfonso e di Lucrezia. Divenuta duchessa regnante, ella attraverso le bonifiche delle paludi ferraresi promosse poi un’intelligente e redditizia attività di imprenditrice delle bufale e del formaggio “a pasta filata” (la mozzarella) che le consentì di aumentare considerevolmente il suo patrimonio personale.

Dal canto suo, Laura Martinozzi giunse a Modena da Parigi nel luglio del 1655, dopo un viaggio in parte per terra e in parte per mare. Sbarcata a Lerici, si trovò al centro di un incidente diplomatico in tutto degno dell’epoca barocca: a sua madre Margherita Mazzarini, infatti, furono fermamente impediti dai duchi regnanti (Francesco I d’Este e Lucrezia Barberini) sia l’ingresso a Modena che il soggiorno nel Palazzo Ducale degli Este a fianco della figlia. L’antico Archivio Segreto Estense conserva tuttora un divertente documento che racconta le risolute reazioni della signora, sorella del potentissimo cardinale e primo ministro di Francia Giulio Mazarino, e l’intervento finemente diplomatico del principe Almerico d’Este, giunto a Lerici per accogliere Laura e involontario protagonista della disputa.

Roberta Iotti ha pubblicato diversi contributi di storia estense sia ferrarese che modenese, approfondendo specificamente i rapporti della dinastia degli Este con quelle dei Gonzaga di Mantova e dei Malatesti di Rimini, e studiando in particolare i meccanismi e le finalità della politica matrimoniale in seno alle suddette famiglie signorili.

Pubblicista, membro stabile del Comitato di Redazione della rivista “Civiltà Mantovana”, collaboratrice delle riviste “Modena Storia” e “Il Ducato. Terre Estensi”, e di diverse case editrici, nel 1997 ha curato il volume Gli Estensi. La corte di Ferrara edito da Il Bulino edizioni d’arte. Ha collaborato con il Comune di Modena per la realizzazione annuale delle rievocazioni storiche intitolate Serate Estensi.

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