“La Giunta regionale faccia tutto quello che è in suo potere per scongiurare il pericolo di chiusura del poliambulatorio del Pilastro.” È quanto chiede in un’interrogazione presentata in Regione il capogruppo della Federazione della Sinistra, Roberto Sconciaforni, nella quale riferisce le preoccupazioni di molti cittadini, che utilizzano “sistematicamente e proficuamente” la struttura, a seguito della relativa notizia apparsa su alcuni organi di informazione.

Il consigliere ricorda che il poliambulatorio del Pilastro offre servizi “importantissimi e fondamentali” per il quartiere in cui è situato: il servizio sociale minori (con 5 assistenti sociali); il servizio scolastico educativo (con 5 educatori professionali); il servizio di pediatria di comunità (con 2 medici, 2 assistenti sanitari, 2 logopedisti e 1 psicologo dell’età evolutiva). La struttura è attiva dal lunedì al giovedì con orario continuativo dalle 7,30 alle 19, mentre il venerdì chiude alle 14, e garantisce la copertura assistenziale rispetto a situazioni complesse che richiedono interventi specializzati (disagio sociale, disabilità, problematicità legate alla sfera minorile, etc..).

“Per ora – riferisce Sconciaforni – risulta esserci l’intenzione dell’Azienda Sanitaria di Bologna di sospendere l’apertura del Poliambulatorio durante la fascia pomeridiana o comunque di ‘rioganizzare’ i servizi producendo un netto ridimensionamento degli stessi”. Ma questo – aggiunge – sarebbe “l’ennesimo smantellamento subito dalla rete di servizi socio-sanitari della città di Bologna, che nei giorni scorsi ha infatti visto l’interruzione del servizio del Drop-in di via Paolo Fabbri (che interveniva in maniera assolutamente efficace rispetto alle problematiche della Tossicodipendenza)”. Si tratta, a parere del consigliere, di una “drammatica tappa di un percorso che sta portando alla chiusura di servizi sociali fondamentali per i cittadini, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica”.

Sconciaforni chiede pertanto che la Giunta regionale si impegni per la riattivazione del servizio Drop-in di via Paolo Fabbri e, inoltre, che garantisca le strutture socio-sanitarie esistenti, evitando che ci siano ulteriori interruzioni di servizi assistenziali fondamentali per la città di Bologna.