Un intero fine settimana dedicato al “Marrone del Frignano”, quello in programma a Pavullo il 23 e 24 ottobre e promosso dal GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano, in collaborazione con la Camera di Commercio di Modena.

A partire dal pomeriggio (dalle 16) di sabato 23 ottobre, lungo le vie del paese, presso gli stand gastronomici, si potranno conoscere, assaggiare ed acquistare prodotti a base di castagne, con assaggi di caldarroste.

Sempre sabato, alle 17, presso la saletta del Bar Speranza, Antonio Saltini, docente di Storia dell’Agricoltura presso l’Università di Milano, ripercorrerà, in una conferenza dibattito la storia degli ultimi cinque decenni “Dall’economia della castagna ai mercati planetari delle derrate”. Domenica 24 ottobre, gli stand gastronomici apriranno alle 10 del mattino. Nel pomeriggio, invece, alle 14.30, intrattenimento musicale con il gruppo “Nati suonati”, degustazioni ed assaggi.

“Attraverso questa manifestazione – dice Luciano Correggi, presidente del GAL – vogliamo promuovere la conoscenza del “Marrone del Frignano”, in un momento in cui il mercato sta dimostrando un interesse particolare per questo prodotto tipico della nostra montagna. La crescente richiesta di “Marrone del Frignano”, tipicità tutelata dal marchio “Tradizione e Sapori di Modena”, testimonia come le sue caratteristiche organolettiche e la sua qualità siano sempre più apprezzate anche in un mercato sempre più globale”.

“In quest’ottica – aggiunge Gualtiero Lutti, direttore del GAL – proseguirà anche l’impegno del GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano, con la collaborazione della Camera di Commercio, nel sostenere i produttori, soprattutto di fronte alla crescente richiesta che proviene dalla grande distribuzione”.

Presso gli stand gastronomici della “Festa del Marrone frignanese” saranno presenti altri prodotti tutelati dal marchi camerale “Tradizione e Sapori di Modena”. In particolare, il “Marrone del Frignano” sarà fornito dalla Azienda Cintori Giampaolo e Bertacchini Vanda. Il “Mirtillo Nero dell’Appennino Modenese” sarà offerto dall’Azienda Muzzarelli Roberto, mentre l’Apicoltura Gianaroli Franca sarà presente con il “Miele dell’Appennino Modenese” e l’Azienda Bernabei Franca con la “Patata di Montese”.

Sono tutelati dal marchio camerale “Tradizione e Sapori di Modena” anche gli Amaretti di Modena, la Crescentina di Modena, il Marrone di Zocca, il Nocino di Modena, il Sassolino di Modena, il Tartufo delle Valli del Dolo e Dragone, i Tortellini di Modena, il Croccante artigianale del Frignano, e il Salame di San Felice.

Un incontro per ripercorre la storia degli ultimi cinquant’anni dell’economia della castagna

La castagna, il marrone e, in particolare, il “Marrone del Frignano” saranno i protagonisti della conferenza/dibattito “Dall’economia della castagna ai mercati planetari delle derrate” , che intende ripercorrere gli ultimi cinquant’anni della storia, della tradizione e dell’economia del prodotto più tipico dell’Appennino.

L’incontro, organizzato dal GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano, in collaborazione con la CCIAA di Modena è in programma, sabato 23 ottobre, alle ore 17, presso la saletta del Bar Speranza, a Pavullo, nell’ambito della “Festa del Marrone Frignanese”. “Attraverso questo convegno – dice Luciano Correggi, presidente del GAL – cogliamo l’occasione per valorizzare il “Marrone del Frignano”, raccontandone la storia e il suo ruolo peculiare nell’alimentazione enell’economia delle popolazioni dell’Appennino. Dopo un primo momento, “teorico”, verranno, poi, illustrate le tecniche di coltivazione, produzione e commercializzazione, nell’ottica di un mercato sempre più globale, nel quale, tuttavia, occorre tutelare le peculiarità delle produzioni locali”.

“Proprio in quest’ottica di tutela delle tipicità locali – aggiunge Gualtiero Lutti, direttore del GAL – il “Marrone del Frignano” è stato inserito tra i prodotti tutelati dal marchio Camerale “Tradizione e Sapori di Modena”, istituito dalla Camera di Commercio di Modena per tutelare quei prodotti locali che, pur non beneficiando della certificazione di tipicità d’origine, come DOP e IGP, possono certificare la loro qualità e tracciabilità, attraverso modalità di coltivazione e produzione in sintonia con luoghi ad alto valore ambientale, che garantiscono la conservazione di caratteristiche qualitative e organolettiche peculiari”.

Il programma prevede, alle 17, l’apertura dei lavori, introdotti da Gualtiero Lutti, direttore del GAL. A seguire, il prof. Antonio Saltini, docente di Storia dell’Agricoltura presso l’Università di Milano, percorrerà gli ultimi cinquant’anni della storia e dell’economia della castagna e del marrone. Conclusioni di Luciano Correggi, presidente del GAL. Seguirà dibattito. La partecipazione è libera e gratuita.