In questi giorni ha preso il via sulle strade delle Terre d’Argine una campagna di controlli relativi al rispetto dei limiti di velocità, a cura della Polizia municipale: abitualmente le pattuglie del Comando di via Tre Febbraio compiono questi controlli sulle strade di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera: questa mattina in via Cattani è stata mostrato alla stampa il funzionamento delle diverse apparecchiature in dotazione al Corpo dell’Unione e illustrate le finalità dell’iniziativa. Hanno partecipato all’incontro l’assessore alla Polizia municipale dell’Unione Luisa Turci e la Comandante del Corpo Susi Tinti.

“Il progetto dei controlli trimestrali finalizzati messo in campo nel corso del 2010 dalla Polizia municipale – spiega Luisa Turci, assessore alla Polizia municipale delle Terre d’Argine – e che ora prevede verifiche mirate sulle strade dell’Unione in merito al rispetto dei limiti di velocità mi sembra che stia ottenendo buoni risultati: presidio della viabilità, educazione alla guida e rispetto del Codice, con relativo aumento quindi del livello di sicurezza complessivo sia per gli automobilisti che per tutti coloro che utilizzano le nostre strade. Vorrei sottolineare che tutto questo è possibile grazie all’impegno dei componenti della Polizia Municipale e al fattivo coordinamento di chi li dirige”.

Dall’inizio dell’anno sono state circa 300 le violazioni elevate per superamento dei limiti di velocità e circa 60 i controlli effettuati con misuratori di velocità (autovelox o telelaser) sempre in questo periodo. I controlli con i misuratori di velocità verranno compiuti su strade sulle quali è stata registrata una elevata sinistrosità o dove sono giunte segnalazioni o lamentele di cittadini. I servizi di controllo saranno svolti dalle pattuglie della Polizia municipale dell’Unione sia di giorno che di sera, utilizzando sia il telelaser (e quindi contestando su strada direttamente la violazione al trasgressore), sia con l’autovelox (notificando successivamente il verbale al conducente troppo veloce). Molto variabile è il numero di violazioni per ogni servizio effettuato finora, la cui durata va da 15 minuti a 5 ore, a seconda dello strumento utilizzato.

Tutti gli strumenti in dotazione al Corpo sono di proprietà dell’Unione, sono omologati e utilizzati nel rispetto di quanto previsto nel manuale di istruzioni. Un agente controlla sempre il funzionamento dello strumento mentre la documentazione fotografica non può essere inviata unitamente al verbale ma può essere visionata o estratta in copia alla sede del Comando mediante una semplice richiesta di accesso atti. È vietata, tranne che per il telelaser, la ripresa frontale. La contestazione immediata dell’eccesso di velocità al conducente del veicolo appena fermato non richiede che l’agente accertatore disponga di prove fotografiche o video o altro a supporto della rilevazione effettuata con lo strumento misuratore; la foto o la ripresa rappresentano dunque una documentazione ulteriore ma non indispensabile. Gli strumenti per rilevare il superamento dei limiti di velocità in dotazione all’Unione sono in tutto 9 (6 autovelox e 3 telelaser). Alcuni sono dotati di macchina fotografica digitale, altri scattano foto in modo tradizionale su rullini e altri rilasciano solo lo scontrino dal quale si desume la velocità rilevata.

Alla velocità accertata dall’apparecchio deve essere applicata una riduzione a favore del trasgressore pari al 5% del valore rilevato per un minimo di 5 km (se il limite di velocità è di 50 km/h e la velocità rilevata di 90 km/h la riduzione del 5% sarebbe pari a 4,5 km/h ma se il minimo deve essere di 5 km/h la velocità accertata diventa uguale ad 85 km/h. La sanzione da applicare al trasgressore sarà dunque quella prevista dal Codice della strada dalla terza fascia, vedi paragrafo successivo).

Le sanzioni per eccesso di velocità nel Codice della strada sono ripartite infatti in quattro fasce a seconda della velocità accertata in eccesso: superare i limiti di non più di 10 km/h prevede solo una multa di 38 euro; superarli da 10 a 40 km/h una multa di 155 euro e una decurtazione di tre punti dalla patente; se si eccede dai 40 ai 60 km/h si passa ad una sanzione di 500 euro, 6 punti in meno e la sospensione della patente da 1 a 6 mesi; a chi supera i limiti di velocità di oltre 60 km/h infine verrà chiesto di pagare la somma di 779 euro, e inoltre gli verranno tolti 10 punti dalla patente, documento la cui validità verrà poi sospesa da 6 a 12 mesi. I neopatentati, ai sensi delle recenti modifiche al Codice della strada, sono ora soggetti ad un più severo criterio sanzionatorio: se un conducente ha conseguito la patente B da meno di tre anni la sospensione del documento è aumentata di un terzo alla prima infrazione ed è raddoppiata per le infrazioni successive. Tutte le citate sanzioni amministrative, sia pecuniarie che accessorie, sono poi raddoppiate se commesse alla guida di autoarticolati o autotreni, autobus di massa superiore a 8 tonnellate, autocarri di massa superiore di 3.5 tonnellate. Per le violazioni commesse nelle ore notturne (dalle ore 20 alle ore 7) è previsto infine che la sanzioni pecuniarie vengano aumentate di un terzo.

Le strade sulle quali si effettueranno i controlli nelle prossime settimane sono le seguenti:

Comune di Campogalliano: via Canale Carpi, via Di Vittorio, via San Martino, via Ponte Alto, via Gramsci, via Chiesa Saliceto Buzzalino

Comune di Carpi: Tangenziale Losi, via Cattani, via Mulini, via Guastalla, via Dell’Industria, via Griduzza, via Peruzzi, via Nuova Ponente, strada Romana Nord, strada Romana Sud

Comune di Soliera: via Modena-Carpi, strada Carpi-Ravarino, strada Soliera-Cavezzo, via Canale, via I° Maggio, stradello Morello, via Morello Sud, via Limidi, via Archimede

Comune di Novi: via Serragli, Provinciale Mantova, via Chiesa sud, via Chiesa nord, via XXV aprile

Riguardo la presegnalazione e visibilità della postazione la Direttiva prot.300/A/10307/09/144/5/20/3 del 14 agosto 2009 del Ministero dell’Interno intitolata “Direttiva per garantire un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocità sulle strade” ha fornito precise istruzioni operative ed in particolare:

1) le modalità per rendere visibili le postazioni di controllo

Per le postazioni mobili, la visibilità può essere assicurata con l’impiego dei veicoli di servizio, con i colori istituzionali. Se poi il veicolo è il cosiddetto veicolo civetta si dovrà utilizzare in alternativa fra loro o lo stesso segnale con la figura stilizzata dell’organo di polizia operante, da collocare in corrispondenza della postazione di controllo, o un dispositivo supplementare a luce lampeggiante blu di tipo amovibile collocato ovviamente sul veicolo.

2) la presegnalazione delle postazioni

Non è fissata da nessuna norma di legge la distanza minima tra il segnale di preavviso e la postazione di controllo. Si dice semplicemente che questa deve essere adeguata: di sicuro la distanza massima non può superare i 4 km, e, nel caso di intersezioni presenti tra la postazione e il segnale, questo deve essere ripetuto. Per il Ministero la distanza adeguata può essere soddisfatta ottemperando al dettato dell’art. 79/3 del Regolamento del Codice della strada che prevede per i segnali di prescrizione una distanza minima di 150 metri per le strade extraurbane secondarie o urbane di scorrimento e 80 metri per le altre. La norma ed in particolare il Ministero dei Trasporti con il decreto 15 agosto 2007 all’art.2 stabilisce che: “i segnali stradali e i dispositivi di segnalazione luminosi devono essere installati con adeguato anticipo rispetto al luogo ove viene effettuato il rilevamento della velocità, e in modo da garantirne il tempestivo avvistamento, in relazione alla velocità locale predominante. La distanza tra i segnali o i dispositivi e la postazione di rilevamento della velocità deve essere valutata in relazione allo stato dei luoghi; in particolare è necessario che non vi siano tra il segnale e il luogo di effettivo rilevamento intersezioni stradali che comporterebbero la ripetizione del messaggio dopo le stesse, e comunque non superiore a quattro km”. Il Ministero nella Direttiva sopra citata stabilisce poi che la segnaletica fissa può essere utilizzata anche per le postazioni mobili, ma “solo quando la posizione dei dispositivi sia stata oggetto di una preventiva pianificazione coordinata ed il loro impiego in quel tratto di strada non sia occasionale, ma, per la frequenza dei controlli, assuma carattere di sistematicità”.