Il passaggio generazionale è una questione molto delicata per le imprese. La continuità familiare non sempre è sinonimo di efficienza e rilancio della competitività. E i vecchi capitani d’impresa non sempre cedono volentieri la leadership alle giovani generazioni.

La crisi, con la velocità dei cambiamenti che ha impresso all’economia mondiale, costringe gli imprenditori a porsi nuove domande e nuovi interrogativi intorno a questo tema.

Lunedì 25 ottobre, a partire dalle ore 18 presso l’auditorium “Giorgio Fini” di via Bellinzona 27/a, il Gruppo Giovani di Confindustria Modena aprirà il confronto con Matteo Marzotto, l’imprenditore protagonista della sesta generazione della storica dinastia tessile italiana.

Lo farà con una formula più informale e coinvolgente della classica intervista da parte di un operatore dell’informazione. Saranno infatti direttamente il presidente del Gruppo Giovani Davide Malagoli e i due vicepresidenti Ilario Benetti e Marco Stella a porre le domande e a interagire con il presidente della maison francese Vionnet nonché attuale presidente di Enit-Agenzia nazionale del turismo.

«Non appartengo più alla giovane generazione», afferma Matteo Marzotto, «ma credo che il tema meriti la massima attenzione, a maggior ragione se si considera che una parte rilevante del futuro imprenditoriale del nostro Paese, quello delle Pmi, risulta rischiosamente legato ai passaggi generazionali. Nelle logiche di avvicendamento alla testa di un’azienda si dovrebbe ragionare in modo asciutto e razionale sulla scelta migliore da fare per il futuro dell’azienda stessa. Eppure, sempre più spesso si finisce con l’essere condizionati dai rapporti familiari. In azienda il passaggio di testimone può mettere di fronte a scelte molto dolorose».

«Il passaggio generazionale all’interno di un’azienda non è mai indolore», commenta il presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Modena Davide Malagoli. «Trovare il giusto equilibrio tra il nuovo che avanza e il vecchio che lascia non è semplice. La prosecuzione dell’azienda non può indulgere al sentimentalismo, ma deve rispondere a criteri il più possibile neutri e oggettivi come crescita e sviluppo. Se questi criteri stanno dentro il perimetro familiare tanto meglio, ma se così non è occorre guardare oltre e avere il coraggio di prendere decisioni drastiche. Il bene delle imprese viene prima del bene delle famiglie».

Chi è Matteo Marzotto. Matteo Marzotto nasce a Roma nel 1966. È presidente di Enit-Agenzia nazionale del turismo da luglio 2008 e presidente di Mittelmoda da settembre 2008. Da gennaio 2009 è presidente della maison francese Vionnet, dopo avere lavorato per quindici anni nelle aziende collegate agli interessi di famiglia maturando esperienze lungo tutta la filiera del tessile-abbigliamento. Tra il 2003 e il 2008 è stato prima direttore generale poi presidente della Valentino. È tra i fondatori nonché vicepresidente della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica. Alla fondazione sono devoluti tutti i diritti di “Volare alto. Quel che ho imparato fin qui dalla vita”, libro autobiografico pubblicato nel 2009 per Mondadori. Contro la fibrosi cistica, Matteo Marzotto combatte la sua personale battaglia dalla fine degli anni Ottanta quando la malattia si è portata via la sorella Annalisa.