Modesto prodotto agricolo, in occasione di Halloween si erge a protagonista: è la zucca, di cui esiste anche una varietà “autoctona” reggiana dal curioso nome di “Cappello da Prete”. Lo segnala la Cia di Reggio Emilia, occasione della festa 2010.

Anche quest’anno s’annuncia per Halloween un “business stregato”: tra dolcetti, cioccolata, zucche, costumi si supererà abbondantemente i 400 milioni di euro. Ma non sarà un affare per gli agricoltori, nonostante una crescita tra il 3 e il 5 per cento delle vendite di zucche. I prezzi sui campi, infatti, sono rimasti, salvo rare eccezioni, stabili rispetto al 2009. Cosi gli oltre 10 milioni di appassionati di questa festa “importata” in quanto di origine anglosassone (l’80 per cento dei ‘cultori’ sono bambini), si troveranno a spendere trascinati dai consumi di un fenomeno commerciale che negli anni è entrato prepotentemente nel nostro costume.

La zucca – sottolinea la Cia reggiana – è di origine americana. Insieme alla patata e al pomodoro, è stato uno dei primi ortaggi importati dopo la scoperta dell’America. La coltivazione nazionale copre complessivamente una superficie di duemila ettari di terreno. Essi si trovano in Lombardia (Mantova, Cremona, Brescia), in Emilia-Romagna (Ferrara), in Veneto (Venezia) e nella Campania. Sono prodotti destinati al consumo alimentare, ma negli ultimi anni è cresciuta la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali (possono pesare anche dai 300 ai 400 chili), vendute soprattutto per la festa di Halloween.

La zucca – riporta la Cia – ha un elevato contenuto d’acqua (94 per cento). E’ buono il contenuto di vitamina A (carotene) e di alcuni sali minerali (fosforo in particolare), discreto quello delle vitamine B, C e di potassio. Ha un buon potere glucidico e notevole è anche la presenza di fibre.

La zucca, considerata un prodotto agrario minore, raramente è presa in considerazione da chi in passato scriveva di agricoltura; bisogna ricorrere alla pubblicazione del Casali (I nomi delle piante nel dialetto reggiano) del 1915, per trovare nomi di zucche come zucca Barucca (nome veneto della marina di Chioggia), zucca Collo Torto, zucca a Fiasco ed infine ma non ultima, zucca della Beretta o Turca (probabilmente riferito alla forma a turbante), che dovrebbero coincidere con la Cappello da Prete; questa rappresenta la varietà di più stretta autoctonia per la nostra provincia. La Cappello da Prete è tipica della bassa pianura reggiana, mantovana e parmense.